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È un Meo Sacchetti come al solito a tutto campo quello che in un’intervista esclusiva rilasciata alla Gazzetta dello Sport traccia un bilancio della prima parte di avventura sulla panchina della Nazionale di basket maschile. Dopo un Europeo vissuto col senso dell’incompiutezza, l’Italbasket ha scelto di ripartire dall’attuale coach della Vanoli Cremona centrando subito il passaggio alla seconda fase della qualificazioni al Mondiale 2019.
In questi giorni la Nazionale è in raduno a Trieste per preparare le sfide che la vedranno impegnata contro Croazia (giovedì 28 giugno) e Olanda (domenica 1 giugno): “Rischio rilassamento? Direi proprio di no. Tra l’altro la Croazia è squadra vera, composta da stelle Nba. Nelle precedenti partite ho visto tanta voglia di fare, sarebbe sorprendente e deludente perderla ora. Dobbiamo ottenere quanti più punti possibili in vista dell’incrocio col gruppo C (composto da Lituania, Polonia, Kosovo e Ungheria, ndr)”.
BIG ASSENTI – Inevitabile soffermarsi anche sull’assenza che fa sempre rumore dei Big Four: Gigi Datome, Niccolò Melli, Danilo Gallinari e Marco Belinelli. Sulla loro disponibilità futura Sacchetti non ha peli sulla lingua: “Come sempre farò di testa mia. Ho trovato ampia collaborazione con quasi tutti quei quattro nomi. Quasi. Chi non crede nel progetto della Nazionale può anche rimanere a casa. Quando dovrò fare le scelte per le convocazioni ai Mondiali capirete che chi è rimasto fuori evidentemente ha dato poca disponibilità“.
HACKETT E I TANTI INFORTUNI – Pur senza le stelle Nba, per queste ultime due partite di qualificazione Sacchetti ritrova Hackett, mentre il pensiero corre anche ai tanti infortunati: “Spero che Daniel (Hackett, ndr) possa dare tanto con la sua esperienza ad alti livelli in Eurolega. Abbiamo bisogno di un giocatore con la sua fisicità nel ruolo di playmaker. Il mio abbraccio va sia a Pascolo che a Flaccadori, assenti per problematiche fisiche. Inoltre aspettiamo con ansia anche il ritorno di Alessandro Gentile, fermo per l’operazione alla mano destra“.
Il giovane Nico Mannion, a soli diciassette anni, si prepara invece al suo esordio in Nazionale: “In una delle due gare giocherà certamente altrimenti non l’avrei convocato. Cercherò di dargli spazio, sono curioso di vedere come difenderà su Hackett negli allenamenti”.