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Basket, Serie A1 2018: Torino e Brescia ok a fatica contro Varese e Pistoia

David Okeke - Fiat Torino Auxilium - Foto FIP

Alla 15° giornata della Serie A1 2017/18 la Fiat Torino viene a capo di una partita molto complicata contro la Openjobmetis Varese, sconfitta 89-92 all’ultimo minuto. Una partita che era iniziata molto male per la Fiat, che ha comunque avuto la forza per recuperare, superandosi nel secondo tempo grazie alla qualità dei propri interpreti, che hanno risanato i buchi che stavano fin lì condannando Torino.

Vittoria anche per la Germani Basket Brescia, che batte la The Flexx Pistoia 76-72. Una partita meno complicata rispetto alla prima, ma che non ha certi visto brillare la vincitrice Brescia, capace di far vedere un gioco efficace solamente nel secondo quarto, restando poi sostanzialmente inerme nel resto della partita.

OPENJOBMETIS VARESE – FIAT TORINO 89-92

È un primo quarto strano quello che apre la sfida tra le due squadre. Se infatti sulla carta Torino dovrebbe approfittare di una maggiore qualità dei propri uomini rispetto a Varese, è altrettanto vero che sia nei primi minuti sia nel prosieguo del primo tempo gli uomini di Torino faticano enormemente nel trovare la giusta confidenza con la sfera di gioco. Una fatica che invece non coglie minimamente le fila di Varese, i cui giocatori entrano in campo col piglio di chi, vista la classifica, non ha nulla da perdere. È uno spirito questo che nel primo tempo da totalmente ragione alla squadra padrone di casa. Grazie ai canestri di Okoye e Ferrero infatti la squadra lombarda trova subito un buon vantaggio riuscendo presto ad allungare sulla squadra ospite. Non è un vantaggio cospicuo quello con cui si chiude il primo periodo, +6 (24-18), ma è sufficiente per mettere un po di pressione sulle spalle di Torino.

Una pressione che nel secondo quarto sembra schiacciare la squadra piemontese che, sebbene in grado di riuscire comunque ad esprimere un buon gioco, non chiude le lacune difensive continuando a soffrire le incursioni di Varese che non vuole subire troppo presto il ritorno della Fiat. D’altra parte Torino continua a manifestare una certa insicurezza, che la porta a cercare vie sempre diverse per andare al tiro, senza riuscire ad affidarsi ad un vero trascinatore, Patterson da solo per ora non basta coi suoi 10 punti. Il risultato? Un parziale che minuto dopo minuto si fa sempre più severo fino ad arrivare al +11 con cui si chiude il primo tempo, 51-40.

“Quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare”, un detto molto famoso che rispecchia esattamente quanto accade in campo nel secondo tempo di gioco. Torino infatti torna in campo decisamente più in forma e pronta a risalire il punteggio che ormai stava diventando una condanna. A Patterson ora si aggiungono Vujacic e Garrett Diante, e Torino torna presto a comandare il gioco, riuscendo dove prima aveva fallito, la difesa e l’agonismo. Adesso è Varese ad essere in debito di ossigeno, e continue sono le azioni in cui a rimanere piegati sulle ginocchia sono gli uomini della Openjobmetis. Il terzo quarto è una vera battaglia in tal senso, con Torino che a mano a mano ritorna sempre più sotto e Varese che cerca disperatamente di restare avanti canestro dopo canestro.

Ma è nell’ultimo periodo che avviene l’ormai atteso sorpasso, ed ora Torino sente la vittoria molto vicino, talmente vicino da diventare poi realtà, per la soddisfazione della panchina, che negli ultimi minuti è rimasta estremamente attenta e insieme ai propri compagni che sul campo hanno lottato e vinto contro una squadra modesta ma che per pochissimo non vinceva una partita che definire contro pronostico sarebbe riduttivo. Vince Torino 89-92.

VARESE – TORINO 89-92 (22-18; 29-22; 18-25; 20-27)

VARESE: Okoye 20, Avramovic 17, Ferrero 15, Pelle 14, Wells 9, Tambone 6, Cain 6, Natali 2, Vene 0, Seck N.E., Parravicini N.E., Bergamaschi N.E.

TORINO: Patterson 30, Garrett Diante 18, Vujacic 14, Okeke David 11, Iannuzzi 10, Mazzola 5, Jones 2, Poeta 2, Washington 0, Stephens 0, Parente N.E.

GERMANI BASKET BRESCIA – THE FLEXX PISTOIA 76-72

La Germani viene da un periodo difficile, ma contro Pistoia si presenta la possibilità di riprendere il cammino di vittorie. Il cammino per un discreto lasso di tempo del primo quarto sembra tuttavia pendere dalla parte più di Pistoia che di Brescia. Inizialmente infatti è la squadra ospite e farsi sentire, riuscendo a trovare soluzioni interessanti che spiazzano un po la padrona di casa. Questo almeno per i primi minuti. Ma a mano a mano che questi passano Brescia ingrana una marcia sempre più alta del proprio gioco, ed infatti presto ogni giocatore schierato dalla Germani va a punti, mettendo sempre più in difficoltà la difesa di Pistoia.

Le cose per gli ospiti precipitano nel secondo periodo, quando Brescia sale veramente in cattedra infilando parziali sempre più pesanti che fiaccano la resistenza di Pistoia, costretta a cedere anche il secondo quarto che conferisce ai padroni di casa un vantaggio di +10 (46-36).

Le cose cambiano poco nel terzo quarto, quando Pistoia cerca di sfruttare in qualche modo un momento di pigrizia di Brescia, che non riesce subito a soffocare le velleità dell’avversario, che sembra invece ancora in grado di mordere, come testimonia il parziale positivo del terzo periodo.

Questo ritrovato vantaggio ridà un po di vigore a Pistoia, che prontamente tenta di rifarsi sotto la Germani, che invece sembra inspiegabilmente giocare col freno a mano tirato, senza riuscire a spingere sull’acceleratore. Il risultato è che, per quanto il punteggio non subisca troppe variazioni, Pistoia rimane a pochi punti dalla sua avversaria. Pochi punti che tuttavia condannano alfine Pistoia, che si ferma ad un possesso dal possibile overtime. Vince Brescia 76-72.

GERMANI BASKET BRESCIA – THE FLEXX PISTOIA 76-72 (22-20; 24-16; 14-19; 16-17)

BRESCIA: Landry 19, M.Vitali 14, Moore 11, L.Vitali 9, Bushati 5, Moss 5, Sacchetti 4, Ortner 4, Hunt 3, Traini 2, Mastellari N.E.

PISTOIA: Moore 17, Mcgee 15, Mian 10, Gaspardo 6, Diawara 6, Della Rosa 6, Ivanov 6, Magro 4, Laquintana 2, Barbon 0, Onuoha N.E.

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