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Non delude Cantù nella decima giornata del campionato italiano di basket serie A1 2017/2018 ai comandi di coach Sodini, che contro la Virtus Bologna gioca una partita attenta e di autorità. La Red October riesce spesso a disinnescare le armi degli emiliani, che dopo il primo tempo quasi scompaiono dal campo, non riuscendo più a risalire la corrente, la cui inerzia rimane sempre saldamente nelle mani di Cantù, che sale in classifica scavalcando proprio Bologna.
Bene anche Trento, che sebbene non giochi una partita vuota di errori, riesce comunque ad avere la meglio di una coriacea Brindisi, che si presentava a questa partita da ultima del campionato e senza avere quindi nulla da perdere. Ha risposta presenta l squadra trentina, anche se comunque qualche buco di troppo poteva costare molto caro.
RED OCTOBER CANTÙ – VIRTUS BOLOGNA 94-87
La partita tra Cantù e Bologna comincia molto male per gli emiliani, che di colpo si ritrovano subito sotto per 15-6. Il ritmo di Bologna è evidentemente ingolfato, poco reattiva la squadra e troppo lenta a seguire le manovre di Cantù, che invece entra in campo subito molto aggressiva, andando a pressare i portatori di palla emiliani che nei primi minuti fanno veramente fatica a seguire uno schema efficace. La risposta della squadra di Ramagli però fortunatamente arriva prima che le cose vengano compromesse. Sono Baldi Rossi e Aradori a mettersi in luce e, cosa più importante, a riportare Bologna in scia fino al vantaggio sul 17-18. Una buona reazione, anche se forse paradossalmente troppo rapida ed efficace, perché poi bastano due minuti a Cantù per ristabilire gerarchie e punteggio. Al termine del primo quarto è infatti la squadra lombarda ad essere avanti 25-22.
La spinta verso il pari però restituisce a Bologna fiducia, e nel secondo quarto la squadra di Ramagli ha importanti occasioni per mettere la testa avanti, ma Cantù esibisce un gioco estremamente efficace, soprattutto se si nota il fatto che non c’è nel secondo periodo un vero trascinatore, ma semmai un gran lavoro di squadra che permette a molti degli effettivi di coach Sodini di andare a segno, tenendo sempre più lontano Bologna, che non solo fatica di più in attacco, ma è sicuramente più penetrabile in difesa, dove le proprie maglie arrivano sempre dopo rispetto a quelle di Cantù. Il risultato è il +12 con cui i lombardi vanno avanti dopo il primo tempo, molto ben gestito.
Chi si aspetterebbe una reazione di rabbia da parte di Bologna nel secondo tempo rimane però ampiamente deluso. La squadra di Ramagli non riesce più a trovare quei momenti di brillantezza che nel tempo precedente le avevano permesso di mettere paura a Cantù, che al contrario gioca ora molto sciolta e costantemente in controllo. Bologna è dominata da ogni punto di vista e, sebbene anche dalla parte di Cantù gli errori non mancano, la distanza di punteggio non viene mai veramente colmata anche perché gli uomini di Sodini sono molto bravi a non perdere la bussola riuscendo comunque sempre a mettere a segno quel tot di punti sufficienti a restare avanti. Anche nell’ultimo quarto la musica non cambia di una nota e Bologna, della quale va comunque elogiato l’impiego della grande maggioranza di tutti gli uomini in panchina a differenza di Cantù, non riesce proprio a tornare su col punteggio, per la gioia di Cantù che invece, forte del suo magico quintetto, resta avanti fino alla fine.
Vince alla fine Cantù 94-87, che si porta a 10 punti in campionato superando la stessa Bologna.
CANTÙ: Culpepper 28, Burns 17, Chappel Jeremy 15, Smith 13, Thomas 13, Crosariol 4, Cournooh David 2, Parrillo 2, Raucci N.E., Maspero N.E., Tassone N.E., Pappalardo N.E
BOLOGNA: A. Gentile 21, Aradori 13, Lafayette 11, Umeh 11, Baldi Rossi 10, Lawson 7, Ndoja 7, S.Gentile 5, Slaughter 2, Pajola N.E
HAPPY CASA BRINDISI – AQUILA TRENTO 72-77
Più tirata invece la partita tra Trento e Brindisi. La partita assume un andamento speculare rispetto alla precedente. È infatti Trento inizialmente a fare la voce grossa sul campo, riuscendo a fare propria la partita grazie ad un miglior impiego dei propri mezzi, non solo fisici ma anche mentali. Non che Brindisi giochi un brutto primo quarto, ma soffre tantissimo i tiri dall’arco di Trento, le cui triple rendono insufficienti gli sforzi di Brindisi, costretta a correre molto più del dovuto per recuperare lo svantaggio, che comunque a fine quarto non è troppo severo, 20-25.
Discorso simile vale anche per il secondo quarto, in cui è ancora una volta il gioco da tre punti a mortificare Brindisi, che per quanto impegno ci metta fatica ad esibire una valida resistenza a Trento, che da quel lato del campo fa il bello ed il cattivo tempo. Solo qualche ingenuità di troppo permette a Brindisi di non andare al riposo lungo con uno svantaggio in doppia cifra, che sarebbe stato senz’altro più complicato da recuperare.
Proprio questo fattore forse ridà ai pugliesi la forza per risalire, approfittando di Trento che forse si concede qualche minuto di riposo di troppo, vedendosi ridurre l’intero vantaggio fino all’insperato vantaggio pugliese, raggiunto sul 56-53 e poi confermato a fine quarto 61-60. È un terzo quarto gestito benissimo quello di Brindisi, che gioca consapevole della propria inferiorità tecnica ma decisa a puntare sul fisico come contromossa efficace ai trentini, riuscendo quindi a ricucire il punteggio fino al +1 con cui si va all’ultimo quarto.
Il vantaggio tuttavia sa più di momentanea soddisfazione che di vera risalita, ed infatti l’ultimo quarto torna presto sotto l’ala dell’aquila di Trento, che grazie ai titolari firma nell’ultimo minuto i punti con cui poi va a vincere la partita per 77-72 portandosi a otto punti e risalendo così il campionato che la vedeva nelle ultime posizioni.
TRENTO: Sutton 16, Gomes 16, Gutierrez 14, Shields 13, Silins 9, Forray 7, Flaccadori 2, Franke 0, Lechthaler 0, Conti N.E., Czumbel N.E.
BRINDISI: Lalanne 23, Smith 12, Moore 11, Mesicek 10, Suggs 8, Giuri 6, Tepic 2, Donzelli 0, Cardillo 0, Canavesi N.E., Sirakov N.E., Oleka N.E.