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Basket, qualificazioni Mondiali 2019: il punto sulla guerra tra FIBA ed Eurolega

Luigi Datome - Foto FIP

Dopo un periodo di tregua, la “guerra” tra la Federazione Internazionale Pallacanestro (FIBA) e l’Unione delle Leghe Europee di Pallacanestro (ULEB) si è riaccesa in vista della prima finestra per le qualificazioni ai Mondiali del 2019. Prima di prendere in esame l’attuale situazione che costringerà i giocatori a dover scegliere tra club e nazionale nel periodo di concomitanza tra le partite di Eurolega e quelle delle qualificazioni Mondiali, bisogna ripercorrere brevemente la nascita del conflitto tra le due associazioni.

LA NASCITA DEL CONFLITTO – Il braccio di ferro tra FIBA e ULEB prende vita nel 2015 e l’argomento dibattuto è il controllo delle competizioni europee per club. Dopo tre lustri di predominio della ULEB con l’Eurolega e l’Eurocup, la FIBA ha deciso di rientrare prepotentemente in gioco creando due nuove manifestazioni, la Champions League e la Europe Cup. La FIBA forte del suo controllo sulle manifestazioni per nazionali ha provato mettere in atto una sorta di terrorismo sulle federazioni per promuovere le sue competizioni e arrivò a sospendere ben 14 federazioni solo perché non avevano agito contro le squadre che avevano firmato un contratto per la Eurocup. Tra queste federazioni c’era anche quella italiana che per rimediare impedì ai club di Serie A1 di giocare le competizioni ULEB nella stagione 2016/2017, eccezion fatta per l’Olimpia Milano che aveva già un contratto in essere con la lega privata. Nonostante ciò l’emergenza in questa stagione è parzialmente rientrata con i club italiani che sono tornati a disputare l’Eurocup e la convivenza pacifica tra le quattro manifestazioni.

SITUAZIONE ATTUALE – La battaglia tra le due fazioni però si è rianimata per quel che riguarda le qualificazioni ai Mondiali 2019 dato che durante le finestre per nazionali (da novembre 2017 a febbraio 2019) ci sarà contemporaneità con le partite di Eurolega. La FIBA che aveva già messo in conto l’assenza dei giocatori NBA però non aveva considerato la possibile opposizione dell’ULEB o in questo caso dell’Euroleague Commercial Assets (ECA). L’Eurolega tramite il suo Ceo Jordi Bartomeu si è subito opposta alla possibilità di concedere i giocatori dei club impegnati nella massima competizione europea alle nazionali durante la stagione. La FIBA ha cercato di trovare un compromesso spostando le gare delle nazionali dal giovedì al venerdì ma questo non è bastato a ECA che però ha dichiarato di non poter impedire agli atleti di rispondere alla chiamata della nazionale. Con questa dichiarazione la patata bollente è di fatto passata in mano ai giocatori.

DECISIONE IN MANO AI GIOCATORI – La mancanza di un compromesso ha messo i giocatori in una difficile posizione che li obbliga a decidere tra il tenere fede agli impegni presi con il club di appartenenza e il rispondere alla chiamata del commissario tecnico della propria nazionale. La situazione inoltre non è del tutto chiara dato che nonostante gli atleti abbiano dalla loro il diritto di scelta, potrebbero ricevere sanzioni dai club se dovessero decidere di giocare le qualificazioni Mondiali. A far luce sull’eventuale problema è stato Dragan Milosavljevic dell’Unicaja Malaga che ha rivelato a un sito serbo che potrebbe incappare in sanzioni non definite se dovesse giocare con la nazionale serba durante la stagione. La dichiarazione però è stata immediatamente smentita dal club spagnolo che ha fatto sapere di voler lasciare la scelta ai propri giocatori. In altri casi tutti i giocatori di singole squadre hanno rifiutato la nazionale, questo è il caso del Baskonia dove i giocatori complice il brutto avvio di stagione hanno deciso di concentrarsi sull’impegno preso con il club basco.

CAPITOLO AZZURRI – Infine affrontiamo il capitolo che ci riguarda più da vicino ovvero quello della nazionale di coach Sacchetti che affronterà Romania e Croazia nella prima finestra di qualificazioni. Le notizie per il nuovo ct non sono buone perché alle preventivate assenze di Marco Belinelli e Danilo Gallinari si sono aggiunte quelle di Datome, Melli e Hackett (fuori per infortunio). Gli unici giocatori di Eurolega presenti nella selezione azzurra saranno Awudu Abass e Simone Fontecchio che sono stati liberati senza problemi dall’Olimpia Milano. L’Italia dovrà dunque fare a meno del suo capitano, Gigi Datome che già ad ottobre tramite i suoi account social aveva annunciato la sua assenza dicendo: Non parteciperò alle gare di qualificazione per il mondiale 2019. Qualcuno di voi ricorderà che con ogni probabilità mi prenderò la prossima estate libera per poter lavorare sul mio corpo, sperando di trovarne beneficio in futuro. Le partite dell’inverno, invece, non le giocherò perché reputo che le finestre durante l’anno siano una pessima idea. La FIBA ha voluto inserire (senza alcun accordo con i club, ovvero con chi investe) delle partite di qualificazione ai Mondiali 2019 durante la stagione invernale. Io ho un impegno col Fenerbahçe (che, badate bene, non mi impedisce di venire in Nazionale) e dovrei saltare delle partite di Eurolega, potenzialmente decisive per la classifica finale e che possono quindi compromettere la stagione della mia squadra”.

 

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