Basket

Basket, playoff A1 2018: l’Olimpia Milano tiranneggia su Cantù, dominato il derby

Christian Burns
Christian Burns, Cantù 2017-2018 - Foto Sportface

Gara 1 dei Playoffs tra la EA7 Emporio Armani Milano e Red October Cantù è letteralmente dominata dall’Olimpia, che ha la meglio con il punteggio di 105-73. Una partita che a partire dal terzo quarto non è mai stata in discussione, e che solo nel primo tempo ha fatto vedere cose degne di nota. Il primo quarto è stato infatti molto positivo per Milano che inizia fortissima, ma è nel secondo quarto che la partita si fa davvero interessante, grazie ad un iniziale blackout di Milano che quasi si fa riacciuffare.

Ma da lì in poi Cantù scompare, non riuscendo più ad imporsi sul campo contro la concentrazione e solidità dei ragazzi di Simone Pianigiani, che organizza benissimo i suoi uomini riuscendo anche a schierare chi negli ultimi tempi il campo lo aveva visto poco.  Prossimo appuntamento in Gara 2 lunedi 14/5 alle 20.30.

LA CRONACA – La partita comincia subito nel segno dell’Olimpia, che esce dai blocchi molto meglio rispetto a Cantù. Eloquente in tal senso il 25-9 che si registra a praticamente metà del primo quarto. Merito soprattutto di Micov e Cinciarini, che spingono l’Armani trovando soluzioni di pregio anche da fuori area. Male invece la Red October, che inizialmente subisce veramente troppo le accelerazioni avversarie, lasciando spazi enormi ai tiratori milanesi che puniscono ogni disattenzione. Solo sul finire di quarto Cantù pare dar segni di risveglio, ma è impietoso il parziale con cui si chiude il periodo, 33-18 e Milano già lanciata.

L’input aggressivo e spigliato di Milano non trova però prosieguo anche nel secondo quarto, che è invero un incubo per la squadra di casa, i ruoli si ribaltano ed ora è Cantù a spingere senza voltarsi recuperando in meno di tre minuti fino al -6 (35-29). Evidente il merito di coach Sodini, che ridà carica alla sua squadra, ma anche grave il calo di Milano, che si concede il lusso di cominciare il quarto in maniera lenta e poco incisiva. Per fortuna di Pianigiani, quello che si vede è solo un calo di concentrazione e niente di peggio.

Infatti, archiviati i primi minuti, gli uomini dell’Olimpia tornano a giocare il basket dei primi dieci minuti, migliorando le proprie statistiche tra cui spicca il 12/12 in lunetta ed il buon rendimento complessivo nel tiro da tre. Il 55-39 con cui le due squadre vanno all’intervallo riassume una partita fin qui divertente e carica di pathos, anche se generato più da certi svarioni che dal bel gioco.

LA RIPRESA – All’incertezza ed alla vivacità del primo tempo pone rimedio per gran parte il terzo quarto, giocato sempre su ritmi sostenuti, ma senza dubbio gestito in maniera molto più tranquilla da entrambe le squadre. D’altro canto Milano in questo momento non ha nessun valido motivo per spingere sull’acceleratore in maniera eccessiva, esattamente il contrario di Cantù, che invece deve ora più che mai cercare di rimontare uno svantaggio che nel secondo quarto era quasi a portata.

Non ci riesce però Sodini a spingere i suoi, che non trovano varchi nella difesa dell’Armani, ben schierata e concentrata. A questo si aggiunge per la Red October l’aggravante di non riuscire a fermare le scorrerie dell’Olimpia, che praticamente ad ogni possesso riesce ad andare a segno. Gli ultimi quattro minuti sono di fatto appannaggio della squadra di Simone Pianigiani, che non sbaglia una mossa riuscendo a staccare Cantù con una facilità disarmante.

Pianigiani riesce pure ad applicare delle rotazioni robuste, in vista di un probabile assalto di Cantù nell’ultimo quarto. Al termine del tempo il risultato sorride ampiamente all’Armani, che è avanti 84-58, un +26 decisamente rassicurante.

Il quasi sperato assalto di Cantù tuttavia non arriva. La squadra sa che la partita è ormai irrimediabilmente compromessa, e nell’ultimo quarto non ci prova neanche ad imbastire azioni degne di nota. Anzi, se possibile rende ancora più facile il compito dell’Armani, che continua con tranquillità a giocare la propria partita. Ormai cessata ogni resistenza, per Milano fa il suo ingresso Marco Cusin che va ad ampliare ancora il parco punti della propria squadra. La partita non ha di fatto più nulla da raccontare, e termina con la vittoria di Milano per 105-73.

OLIMPIA MILANO – RED OCTOBER CANTÙ  105-73  (33-18; 22-21; 29-19; 21-15)

MILANO: Goudelock 17, Cinciarini 15, Jerrels 14, Micov 12, Kuzminskas 12, Bertans 11, Tarczevski 8, Pascolo 7, Gudaitis 4, Abass 2, Cusin 2, Vecerina 1

CANTÙ: Smith 17, Culpepper 16, Thomas 10, Ellis 9, Burns 9, Cournooh 6, Crosariol 4, Chappel Jeremy 2, Parrillo 0, Maspero 0, Tassone NE

SportFace