Atletica

Tokyo 2020, atletica: namibiane Mboma e Masilingi fuori dai 400 per iperandroginia

Atletica - Foto Ballota - CC BY 3.0

Le atlete namibiane Christine Mboma e Beatrice Masilingi hanno dovuto rinunciare alla gara olimpica dei 400 metri a causa dei loro livelli naturali di testosterone troppo alti. “Sono molto delusa di non correre i 400 ma non dirò nulla di più, voglio rimanere concentrata” ha detto Nboma, che nelle qualificazioni ha fatto registrare il miglior tempo sui 200 in 22”11 davanti alla Thomas (22”20).“Ho saputo tre settimane prima dei Giochi che non avrei potuto gareggiare nei 400, quindi mi sono dedicata allo sprint breve. Bisogna lavorare duro per essere la migliore, chiunque tu sia”.

“Mi sarebbe piaciuto correre i 400 – ha detto invece Masilingi, anche lei qualificata per i 200 con il decimo tempo, 22”63 – ma non è possibile. È complicato, ci sono state cose in questa vicenda, difficile capire”. Dal 2019 la World Athletics ha stabilito che “per garantire una competizione leale, le donne con alti livelli naturali di testosterone devono assumere farmaci per ridurle per competere nelle gare di mezzofondo”.

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