Marcia

Mondiali Eugene 2022, Stano pronto alla 35km: “Sto bene, tutti guarderanno me”

Massimo Stano medaglia d'oro Tokyo 2020 foto GMT
Massimo Stano - Foto GMT

Non mi posso lamentare, il mio stato di forma è abbastanza buono, poteva andare peggio”. Queste le parole di Massimo Stano, campione olimpico della 20 km di marcia un anno fa a Tokyo e atteso domenica – alle 15.15 italiane, le 6.15 del mattino a Eugene – dalla nuova sfida della 35 km. “Non ho patito il jet lag, in tre giorni mi sono adattato al fuso orario – assicura – Sono qui per capire se posso essere competitivo anche sulla ‘trentacinque’ e non soltanto sulla 20 km“. Un test importante per l’olimpionico: Bisogna ragionare nella prima parte e lasciarsi andare nella seconda. Il momento decisivo può essere ai 10 o ai 7 chilometri dall’arrivo, lì si gioca la medaglia: fino a quel punto si studiano gli avversari, chi sta bene, chi sta male, le condizioni climatiche. Mi aspetto una temperatura accettabile, credo quindi uscirà una gara veloce. Non credo di marciare male in questo momento, abbiamo lavorato sulla tecnica: sono sicuro che gli otto giudici sul percorso valuteranno al meglio”.

Per quanto riguarda gli avversari, “certamente i più temibili sono i tre giapponesi Kawano, Matsunaga e Noda, ma anche lo svedese Karlstrom che doppia dopo il bronzo nella 20 km, lo spagnolo Miguel Angel Lopez. Altri ne usciranno fuori domenica, non si può sottovalutare nessuno“. Sarà lui l’uomo da battere:Sì, ho la presunzione di pensare che all’inizio tutti guarderanno me – ammette – Da parte mia, l’approccio sarà il solito: stare lì davanti e giocarmi le posizioni migliori. Non penso a una gara di rimonta. Se sarò il più forte vincerò, se gli altri staranno meglio… pazienza. La distanza è diversa, non ho troppi termini di paragone, e nonostante non si discosti moltissimo dalla ‘venti’ non posso pretendere che se ho vinto le Olimpiadi vincerò certamente i Mondiali. Fortunatamente non sento questa pressione addosso”. Chiamerà Antonella Palmisano e Ivano Brugnetti, come un’estate fa: “Antonella è un punto di riferimento, è il mio leader, tutto quello che può dirmi mi gasa, anche mi dicesse ‘ho mangiato la lasagna’. Ivano ne capisce, eccome: chiederò consigli sulla lunga distanza, lui che ha vinto anche i Mondiali sulla 50 km”.

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