Atletica

Giorgi e Stecchi si raccontano ad Atletica TV

Claudio Stecchi - Foto Colombo/FIDAL

La marciatrice bronzo mondiale e primatista europea della 50 km, Eleonora Giorgi (Fiamme Azzurre) e il finalista mondiale dell’asta, Claudio Stecchi (Fiamme Gialle) sono stati ospiti nel talk di Atletica TV, a cura dell’Area Comunicazione FIDAL. I due azzurri hanno raccontato com’è stata la loro ripartenza dopo il lockdown e cosa si aspettano per la prossima stagione. La 30enne lombarda ha ripreso l’allenamento a Milano per le strade e nei parchi “cercando di evitare gli orari di maggiore affluenza per evitare passanti e bambini in bicicletta. Ho vissuto una sensazione di libertà, mi sembrava di essere al primo giorno di scuola. E per fortuna non c’è più la ‘caccia’ al runner che era diventato il capro espiatorio. Non sono ancora tornata ai ritmi pre-lockdown ma ho ripreso quasi a pieno regime e sabato scorso dopo un po’ di tempo ho rifatto una 20 km. Mi è dispiaciuto tantissimo non poter marciare nella ‘cinquanta’ a Minsk nel primo weekend di maggio, l’obiettivo era ambizioso, scendere sotto le 4 ore” Per quanto riguarda il futuro imminenti e i suoi obiettivi ha spiegato: “Intanto poter gareggiare sarebbe importante, per noi marciatori e anche per i maratoneti è più difficile rispetto agli atleti in pista. Immagino un periodo di ritorno alle gare tra ottobre e dicembre, vedremo in che modo“.

Claudio Stecchi, invece, ha raccontato di essere quasi al top della forma e la mancanza per la pista: “Ho mantenuto la forma fisica, non mi sembra d’aver perso niente e resto fiducioso. Gareggiare? Ne ho parlato con i ragazzi che si allenano con me a Castelporziano, e anche con il gruppo di Formia, e sarebbe bello cominciare intorno a metà luglio: un’intera estate in bianco non avrebbe senso. Spero davvero si possa tornare alle gare ‘normali’. Magari una ogni dieci giorni per non perdere l’aria della competizione, senza strafare in allenamento perché non si possono rischiare infortuni, ma mantenendo una media in gara di 5,70 e ‘azzardando’ qualcosa in più”.

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