Atletica

Atletica, Jacobs: “Tutto il mondo imparerà a riconoscermi”

Marcell Jacobs - Foto Pagliaricci/GMT

“Se si escludono le due settimane di vacanza in Messico con Nicole, non ho mai smesso di allenarmi. Tra Natale e Capodanno partirò per Tenerife, dove mi allenerò per un mese”. Così Marcell Jacobs, intervistato da Tuttosport, ha raccontato la sua “nuova vita” dopo l’oro nei 100 m vinto alle Olimpiadi di Tokyo 2020. Un traguardo prestigioso, che richiede certamente altri impegni, a cui Jacobs risponde senza però trascurare la parte sportiva: “Abbiamo trovato un buon equilibrio: solo un giorno alla settimana è dedicato a impegni extrasportivi. Mi sono allenato anche quando sono andato negli Emirati per un evento Armani. Per il resto la mia routine è rimasta la stessa di prima di partire per Tokyo. Anzi, è persino migliorata”, racconta.

L’azzurro è pronto ad una nuova sfida, quella sui 200 metri; ma, a tal proposito, Jacobs precisa:Li correrò, ma solo nei meeting. Fino ai Giochi di Parigi 2024, la gara nella quale andrò a caccia di medaglie internazionali saranno i 100. Dopo Parigi vedremo se doppiare anche nei grandi appuntamenti. Cosa mi spinge a misurarmi anche con i 200? Perché il mio primato personale (20″61, nel 2018 ndr) è vecchio e va abbassato. Serve un crono che dia più valore all’atleta che sono”.

Infine, tornando sulle polemiche che hanno seguito il suo successo olimpico, Jacobs replica: “Ho imparato che non si può piacere sempre a tutti. Comunque sono il campione olimpico e farò in modo che nei prossimi mesi sempre più persone in giro per il mondo imparino il mio nome. Inizierò la stagione a Berlino e poi l’apice sarà in agosto a Eugene, ai Mondiali in Oregon, dove sfiderò gli sprinter statunitensi a casa loro. Dall’Europa agli Stati Uniti, dai 60 metri fino ai 200: gara dopo gara, tutto il mondo imparerà a conoscermi.

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