Amarcord

L’angolo del ricordo: Atene 2004, le azzurre della ritmica diventano Farfalle

Nazionale ginnastica ritmica argento ad Atene 2004 - Foto: Wikipedia

La ginnastica ritmica è uno sport meraviglioso, in cui leggiadria ed eleganza fanno sembrare banali gesti tecnici e atletici di incredibile difficoltà. Ma proprio questo aspetto può ritorcersi contro: basta un attimo di esitazione, una leggera perdita di equilibrio, un attrezzo che cade per interrompere la magia dell’esercizio. Perché gli errori, seppur minimi, sulla pedana diventano enormi e vanificano tutte le ore passate in palestra alla ricerca della perfezione. Lo sanno bene Elisa Blanchi, Fabrizia D’Ottavio, Marinella Falca, Daniela Masseroni, Elisa Santoni e Laura Vernizzi. Sei ragazze che hanno passato giornate intere nella palestra di Desio, sotto la guida tecnica di Emanuela Maccarani. Sei ragazze partite da diverse città italiane con il sogno di vincere una medaglia olimpica.

L’occasione arriva ai Giochi Olimpici di Atene 2004. La Nazionale italiana sale in pedana per la finale con l’esercizio dei cinque nastri. Quei nastri rossi volteggiano in aria a ritmo di musica, le azzurre sono perfette: la Russia non si supera, ma il secondo posto è ipotecato. A questo punto è difficile superarsi. Eppure le azzurre fanno incredibilmente meglio nella rotazione con tre cerchi e due palle. L’esercizio sulle note di “Principe d’Egitto” è pura poesia: il punteggio di esecuzione e artistico è esattamente uguale a quello delle russe. Se durante l’esercizio gli occhi si erano fatti lucidi per l’emozionante spettacolo, poi è diventato impossibile trattenere le lacrime di gioia. La Nazionale italiana di ginnastica ritmica è argento, prima medaglia olimpica della sua storia.

Da qui nasce il soprannome “Farfalle”, così come furono definite da Giovanni Arpino, giornalista del Secolo XIX. Un argento straordinario che ripaga di tutti i sacrifici fatti ed sa di rivalsa personale soprattutto per una di loro. La capitana Elisa Santoni infatti, aveva otto anni quando scoprì di avere un problema al cuore, si sottopose ad un intervento chirurgico per poter tornare in pedana e continuare a sognare. Per queste ragazze il sogno di una vita è diventato realtà. Ragazze che si allenano insieme tutti i giorni alla ricerca di quella perfezione che rende un esercizio memorabile. Ragazze consapevoli di essere parte di una squadra in grado di muoversi in pedana con precisione, leggiadria ed eleganza. Ragazze che sembrano aleggiare, come solo le Farfalle sanno fare.

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