Amarcord

Amarcord 1949, derby pazzo: Milan sul 4-1 al 19′, finì 6-5 per l’Inter (VIDEO)

Amedeo Amadei, Inter 1949-50

Il derby non è una partita come le altre. Chissà che la frase più famosa sulle stracittadine non sia stata coniata in occasione di Inter-Milan del 6 novembre 1949, data di uno dei derby di Milano più pazzi di tutti i tempi. Undici reti in sessantanove minuti per un 6-5 finale a favore dei nerazzurri capaci di rimontare il 4-1 dei rossoneri al 19′. “Si tratta di una bella partita o di una brutta partita?”, chiedeva La Stampa dell’epoca, forse in nome di un’esigenza di rigore difensivo che ancora dominava l’analisi delle gare e con una assenza di sorpresa che non deve stupire visto il 4-4 tra le due compagini di pochi mesi prima. E pensare che l’autentico protagonista di quella gara avrebbe anche potuto non giocarla. Sì, perché Amedeo Amadei, appena cinque anni prima, aveva ricevuto dal Coni una squalifica a vita dopo un Roma-Torino del 1943. Il motivo? Secondo l’arbitro, per un calcione rifilato al guardialinee nel corso di una mischia furibonda tra le squadre. In realtà, l’autore del gesto inconsulto fu Dagianti ma Amadei, innocente, riuscì a godere comunque dell’amnistia e a tornare a giocare nel 1944. Nel 1948 il passaggio all’Inter e il suo grande lampo dell’esperienza in nerazzurro fu proprio la tripletta nel derby.

Nella cornice di uno Stadio San Siro con due anelli in meno, dopo diciannove minuti, il Milan è in vantaggio per quattro reti ad uno: una doppietta lampo di Candiani, ex di turno, apre le danze. Poi il gol della speranza firmato da Nyers e quindi i sigilli di Nordahl e Liedholm che sembrano poter mettere la parola fine sul capitolo derby. Ma prima del duplice fischio, arrivano i gol di Amadei e ancora Nyers ma è l’attaccante italiano a scatenarsi. La doppietta arriva al 50′ prima di lasciare spazio alla rete del clamoroso vantaggio di Lorenzi. Rimonta completata, anzi no. Ci pensa Annovazzi al 59′ a portare il risultato sul 5-5. Gara finita? Nemmeno per sogno. E in un pomeriggio magico è l’Inter a sorridere e lo fa per mano di Amadei, autore di una tripletta. L’ex Roma anni dopo in un’intervista (LEGGI QUI) rivelerà un aneddoto: “Giocammo a Novara, perdevamo 4-1, mi spostarono a centravanti e feci tre gol… Incontrai poco tempo fa Moratti per celebrare il centenario dell’Inter. Mi confidò che ha sempre in mente quella partita, lui era ragazzino, all’epoca il padre non era nemmeno presidente“.

SportFace