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Titolare di una palestra si ribella: “Non chiudo, Dpcm incostituzionale”

Sollevamento pesi - Foto Usodesita - CC BY 2.0

L’esercizio motorio è fondamentale per la salute, palestre e piscine sono essenziali: io tengo aperto, non mi interessa quanto è contemplato all’interno dell’ultimo Dpcm. In quattro mesi ho perso 16 mila euro: per tre non ho lavorato, a causa della prima chiusura imposta, e un mese ho operato gratis, avendo deciso di andare incontro ai miei clienti e far recuperare loro gli abbonamenti. Adesso un’altra mazzata: non ci sto. A mio avviso questi provvedimenti sono anticostituzionali e non accetto di subire scelte ingiuste che penalizzano tutti. Se chiudo per un altro mese, non riapro più. Perché chiuderci? Vanno sanzionate o chiuse le attività che non rispettano le norme, non tutte indistintamente“. Questo è il duro sfogo di Alessandra Filippi, titolare della palestra ‘Fit and Furios’ di Magnago, in provincia di Milano. La proprietaria della struttura sportiva ha annunciato di non voler chiudere la propria attività, come regolamentato dall’ultimo Dpcm in atto dal 26 ottobre 2020, a riportarlo è ‘Il Messaggero’.

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