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Premier Draghi: “Riaperture rischio ragionato, dati in miglioramento. Difficile tornare indietro”

Mario Draghi - Foto World Economic Forum - CC-BY-SA-2.0

“Sulle riaperture ci siamo presi un rischio ragionato, un rischio fondato sui dati che sono in miglioramento. C’è una probabilità molto bassa che si debba tornare indietro. La campagna di vaccinazione va bene, con tante sorprese positive e qualcuna negativa e questo è stato fondamentale per prendere le decisioni”. Il premier Mario Draghi con un messaggio di fiducia in conferenza stampa annuncia le prime riaperture decise dal suo esecutivo dopo la cabina di regia: “Le decisioni del governo sulle riaperture rispondono al disagio delle categorie, operatori, famiglie, ragazzi, e portano a maggiore serenità nel Paese e pongono le basi per un rilancio economico ma anche sociale”.

Draghi ha parlato anche del debito e dello scostamento di bilancio: “Con il Def e lo scostamento si fa una scommessa sul debito buono. Franco ha enunciato il Def e l’entità dello scostamento, 40 miliardi. Non merita attenzione solo la cifra ma il percorso di rientro dal deficit, che è poco meno del 12%, solo nel 2025 si vedrà il 3%. Questa è una scommessa sulla crescita: se la crescita sarà quello che ci attendiamo da tutti questi provvedimenti, dal piano di investimento, dal Pnrr, dalle riforme, pensiamo che non servirà una manovra correttiva negli anni a venire. Il processo si traduce in un’uscita dal debito per effetto della crescita”.

Draghi ha difeso anche l’operato del ministro Speranza, criticato su più fronti: “Le critiche al ministro Speranza dovevano trovare pace fin dall’inizio perché non erano né fondate né giustificate: ho già detto – mi secca doverlo dire in sua presenza – che lo stimo e l’ho voluto io nel governo”. 

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