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Papa Francesco: “Lo sport non deve essere la macchina del business, ma un bene educativo”

Papa Francesco - Partita della Pace 2016 - Foto Antonio Fraioli

Papa Francesco ha ricevuto in udienza i partecipanti summit internazionale di presentazione della Dichiarazione sullo sport, organizzato dal Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita, insieme al Dicastero per la Cultura e l’Educazione, in collaborazione con la Fondazione Giovanni Paolo II per lo Sport in Italia. Il Papa arrivato in Aula, ha dichiarato: Lo sport va pensato e promosso nella logica della generatività, se ben impostato, contribuisce a generare personalità mature e riuscite, e costituisce una dimensione dell’educazione e della socialità. Al di fuori di questa logica, si corre il rischio di cadere nella ”macchina” del business, del profitto, di una spettacolarità consumistica, che produce ‘personaggi’ la cui immagine può essere sfruttata. Ma questo non è più sport”.

Il Pontefice ha poi continuato: Lo sport è un bene educativo e sociale e tale deve restare. Il mondo dello sport può diventare un alleato formidabile nel costruire la pace. Vorrei che ogni sport sia promosso per tutti, che sia coeso, accessibile e a misura di ogni persona. La Chiesa è vicina allo sport, specialmente se svolto nelle scuole, oratori o centri giovanili. Fa crescere in ciascuno un senso di partecipazione, di condivisione, fa sentire parte di un gruppo. Grazie allo sport si possono stabilire relazioni forti e durature. Lo sport è un generatore di comunità”. 

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