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Fanta Indian Wells 2020: Fognini e Berrettini ai quarti, Djokovic non scherza

Due italiani ai quarti di finale del Fanta Indian Wells 2020. Matteo Berrettini continua a seminare il panico e batte con un netto 6-1 6-3 un osso duro come Roberto Bautista Agut. Pesantissimo il dritto dell’atleta romano, un vero e proprio schiaffo capace di stendere anche la più strenua difesa, come nel caso dello spagnolo. “E’ un incrocio tra il martello di Thor e un fulmine di Pegasus – ha confessato il povero Roberto, ammettendo la propria impotenza da fondo – I miei colpi, al massimo, erano paragonabili alla catena di Andromeda“. Matteo proverà dunque a fermare l’interminabile striscia di un dominante Novak Djokovic, apparso imbattile pure contro Denis Shapovalov. Il numero 1 al mondo (6-4 6-2) è così in fiducia che mamma Dijana sugli spalti si è permessa di sostituire il Rosario con la settimana enigmistica. L’unico “Ajde” dalle tribune è arrivato solamente per aver trovato le dieci differenze nelle vignette che ritraevano Nikoloz Basilashvili da un lato e Valerio Staffelli dall’altro, non per uno dei 41 vincenti messi a segno dal figlio. Alieno Nole sulla diagonale di rovescio, che a un certo punto ha deciso di giocare direttamente in ginocchio per anticipare ulteriormente: quando la palla tornava nel campo di Shapovalov, il braccio del canadese era ancora dietro la schiena.

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Promette grande spettacolo anche il quarto di finale tra Dominic Thiem e Stefanos Tsitsipas, rispettivamente vittorioso più facilmente del previsto su Rublev (6-3 6-2) e Goffin (6-1 6-4). L’austriaco è assolutamente on-fire nel suo cammino verso la difesa del titolo, tanto da rendere inutilizzabile il Campo 1 a causa dei buchi sul cemento provocati dai suoi rovesci lungolinea. Per questo motivo Tsitsipas e Goffin sono stati spostati su di un campo secondario nell’indifferenza generale, approfittando dell’educazione di Stefanos e David che hanno chiesto pure scusa per il troppo fastidio arrecato nell’organizzazione. “Ci è andata bene – avrebbe affermato il supervisor Mosciatti a microfoni spenti – Pensa se fosse capitato a Kyrgios”.

E sarà proprio l’australiano a contendere a Fabio Fognini un posto in semifinale. Splendida la prestazione dell’azzurro contro Alexander Zverev, eliminato per 7-6 6-1, stesso punteggio della sfida di Montecarlo della passata stagione. “Non sono per niente scaramantico – ha affermato Fognini, che sul 5-0 e servizio nel secondo set ha concesso il break con quattro doppi falli – Mi sono un attimo distratto perché al cambio campo Flavia mi aveva mandato un video con la prima “imprecazione” di Federico”. Come detto prima, domani sarà big match contro Nick Kyrgios, l’unico ai quarti di finale seppur ai nastri di partenza senza alcuna testa di serie: 6-4 3-6 7-5 il punteggio contro un Daniil Medvedev che ha venduto cara la pelle sino all’ultimo prima di subire un break sul 5-5 con volèe vincente no-look a rete. “Non è vero che non l’ho guardato per fare il punto figo – ha dichiarato Kyrgios provando a spegnere le polemiche per la sua irriverenza, accendendone molte di più – ma ho girato la testa dall’altro lato perché da vicino è proprio brutto“. I quattro ace da sotto nel dodicesimo game gli hanno poi permesso di completare l’opera.

Niente da fare per Karen Khachanov che proprio non riesce a impensierire Rafael Nadal. Ottava sconfitta in altrettanti scontri diretti per il russo, battuto per 7-5 6-3. Le ha provate tutte il numero 15 al mondo ma neppure la maschera di Djokovic indossata all’ingresso in campo ha spaventato il maiorchino. Purtroppo per Khachanov, il vero Nole aveva deciso di sedersi in tribuna per gustarsi il match. “Come ho riconosciuto quello vero? Stava litigando con uno spettatore che non gli aveva chiesto un autografo”, ha confessato Rafa adesso atteso da Gael Monfils, che ha superato in scioltezza Auger-Aliassime.

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