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Ecco il nuovo DPCM, durerà sino al 5 marzo: tutte le misure e le restrizioni

Giuseppe Conte - Foto Wikipedia

Il nuovo Dpcm è pronto. Dopo la discussione in Consiglio dei ministri avvenuta nella tarda serata di ieri, le misure che varranno dal 16 gennaio sino al 5 marzo sono state varate. E sono misure che richiedono un ulteriore sforzo a milioni di italiani perché sono poche le attività che potranno riprendere senza problemi. Di seguito le misure.

DIVISIONE A COLORI – L’Italia continuerà ad essere divisa a colori, ma con l’aggiunta della zona bianca: dunque bianca, gialla, arancione e rossa. Ma i parametri sono diventati più stringenti, per evitare di finire nelle aree con più restrizioni il rischio deve essere basso. Nella zona bianca, che si raggiunge solamente con un numero di casi molto esiguo, rimangono in vigore solamente il divieto di assembramento, l’obbligo di mascherina e la distanza interpersonale di almeno un metro. Per il resto decadono tutte le altre restrizioni e tutte le attività potranno riaprire.

SPOSTAMENTO TRA REGIONI – Lo spostamento tra regioni è vietato sino al 15 febbraio anche in regioni gialle. E’ possibile varcare i confini regionali per i suddetti motivi: rientro presso la propria abitazione, domicilio o residenza, motivi di lavoro, situazioni di necessità o di salute.

COPRIFUOCO – Il coprifuoco è stato confermato dalle ore 22:00 alle ore 5:00 sino al 5 marzo.

SCUOLA – Sulla riapertura delle scuole superiori, che il Dpcm prevede da lunedì ( tranne in zona rossa) con presenza dal 50 al 75 per cento, ogni regione continuerà a  poter adottare ordinanze più restrittive e a rinviare ulteriormente il ritorno in aula.

ANDARE A TROVARE AMICI E PARENTI – Lo spostamento verso una sola abitazione privata abitata è consentito, nell’ambito del territorio comunale, una volta al giorno, in un arco temporale compreso fra le 5 e le 22, e nei limiti di due persone ulteriori rispetto a quelle ivi già conviventi, oltre ai minori di anni 14 sui quali tali persone esercitino la potestà genitoriale e alle persone disabili o non autosufficienti conviventi. Anche in zona gialla.

SECONDE CASE – Fino al 15 febbraio è vietato andare nelle seconde case che si trovano fuori regione. Se si è residenti in una regione in fascia arancione è vietato andare nella seconda casa fuori Comune, idem in zona rossa.

BAR E RISTORANTI – Nelle regioni arancioni o rosse i bar e ristoranti rimangono chiusi, in quelle gialle potranno invece aprire fino alle 18 sempre con la regola di massimo quattro persone al tavolo. Dopo le 18 è sempre consentita la consegna a domicilio, ma per i bar sarà vietato l’asporto. Consentito invece l’asporto anche dopo le 18 per chi è provvisto di una cucina, quindi pizzerie e ristoranti. Rimane consentita senza limiti di orario la ristorazione negli alberghi e in altre strutture ricettive limitatamente ai propri clienti, che siano ivi alloggiati.

NEGOZI – Rimangono le regole già in vigore: in zona gialla potranno riaprire tutti, in zona arancione chiusura nel week-end per i centri commerciali, in zona rossa chiusura quasi per tutti tranne che per quelli al dettaglio.

MUSEI – Una delle novità è che i musei potranno riaprire in zona gialla dal lunedì al venerdì e con ingressi contingentati.

CINEMA E TEATRI – Cinema e teatri non alzeranno la loro saracinesca: chiusura sino al 5 marzo tranne che in fascia bianca. Lì potranno riaprire, anche se, al momento, appare improbabile che qualche regione ci possa finire.

PALESTRE E PISCINE – Fino al 5 marzo è stato prorogato il divieto di apertura di palestre e piscine ma già la prossima settimana il Cts potrebbe approvare le nuove linee guida proposte dal ministero dello Sport e autorizzare almeno le lezioni individuali.

IMPIANTI SCIISTICI – Chiusura prorogata sino al 14 di febbraio, dal 15 gli impianti sono aperti agli sciatori amatoriali ma bisognerà seguire tutti i protocolli e le linee guide.

EVENTI SPORTIVI – Gli eventi sportivi continueranno a giocarsi ma a porte chiuse. Una decisione scontata. Dunque ancora niente pubblico.

VIAGGI – Niente quarantena per chi arriva dall’Ue perché basterà un tampone rapido fatto nelle 48 ore precedenti. Per tutti gli altri paesi spostamenti vietati o con obbligo di quarantena.

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