C’è un quarto colore che si aggiunge al giallo, all’arancione e al rosso: ed è il bianco. Un colore che tutti gli italiani sperano che entri a far parte in maniera costante nelle vite di ognuno di noi. Perché è il colore dove praticamente decadono (quasi) tutte le restrizioni dovute a questa maledetta pandemia che ormai ci fa compagnia da quasi un anno.
DEFINIZIONE DI ZONA BIANCA – Una regione per essere definita zona bianca deve presentare un determinato scenario di rischio. Nello specifico, in questa area si collocano le Regioni con uno scenario di “tipo 1”, corrispondente ad un livello di rischio basso e una incidenza dei contagi, per tre settimane consecutive, inferiore a 50 casi ogni 100.000 abitanti.
MISURE RESTRITTIVE – In area zona non si applicano le misure restrittive previste dai DPCM per le aree gialle, arancioni e rosse ma le attività si svolgono secondo specifici protocolli. Dunque niente coprifuoco, spostamenti liberi, bar, ristoranti, cinema, teatri aperti anche la sera. Obbligo di mascherina, di distanziamento interpersonale di almeno un metro e divieto di assembramento sarebbero le uniche tre regole da seguire.
PER ORA E’ UTOPIA – Ma la situazione in cui versa il paese, con un Rt che è salito a 1.09, non porta buone notizie. Tutt’altro. Dunque affinché qualche regione possa aspirare di entrare nella zona bianca dovrà aspettare settimane, ma non mesi. Rimane più un simbolo, un segnale di speranza, un primo passo verso una normalità che per ora sembra ancora lontana. Ma che potrebbe ricominciare proprio da qui.
