Tiro a volo

Tiro a volo: il destino del Double Trap alle Olimpiadi sarà deciso il 25 giugno

Luciano Rossi - Foto Fitav

La Federazione Internazionale degli Sport di Tiro ha convocato un’Assemblea Generale Straordinaria per decidere il destino del Double Trap, dei 50 metri prone di carabina e dei 50 metri pistola. La maggior parte del merito di questa convocazione è di Luciano Rossi, presidente della Federazione Italiana Tiro a Volo e Vice Presidente della ISSF che ha preso a cuore il malcontento seguito all’approvazione di una richiesta del Comitato della Federazione Internazionale che chiedeva al CIO di eliminare le tre specialità dal Programma Olimpico a partire dalla prossima edizione dei Giochi a Tokyo nel 2020.

Dopo aver raccolto le lettere ufficiali di richiesta d’Assemblea Straordinaria che sono state redatte da 57 Federazioni Nazionali, il limite minimo previsto dallo statuto dell’ISSF era di 25, Luciano Rossi ha inoltrato, il 29 marzo 2017, la richiesta formale ai Quartieri Generali. La Federazione Internazionale di Sport di Tiro, dopo aver condotto le verifiche e i sondaggi del caso, ha confermato l’istanza presentata dal Presidente della Federazione Italiana e ha indetto l’Assemblea per il prossimo 25 giugno a Monaco di Baviera.

Sono molto soddisfatto di questo primo risultato – ha commentato Rossi prima di partire per l’Egitto dove a Il Cairo presenzierà alla Cerimonia di Apertura dei Campionati Africani di Tiro ed in seguito si recherà a Cipro per seguire i tiratori italiani impegnati nella terza prova di Coppa del Mondo, in programma a Larnaca dal 28 aprile al 7 maggio – L’argomento della cancellazione delle tre specialità dal Programma Olimpico merita una discussione ampia ed una riflessione approfondita che deve, necessariamente, poter contare sul contributo di tutte le Federazioni, dalle più grandi alle più piccole. L’indizione dell’Assemblea è un atto dovuto che, probabilmente, poteva essere compiuto senza tanta perdita di tempo. In ogni caso, l’importante è che si sia arrivati a questo passo e che i rappresentanti delle Federazioni Nazionali possano affrontare la questione democraticamente”.

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