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Running: alla Padova Marathon si impongono il keniano Kunyuga e l’azzurra Maraoui

Maratona Trino Vercellese - Foto profilo ufficiale Facebook

Quasi 5000 atleti provenienti da 41 Nazioni hanno animato la 18° edizione della Padova Marathon, manifestazione organizzata dall’Assindustria Sport Padova e classificata come Silver Label nel programma Running 2017 stilato dalla Fidal. Per il secondo anno consecutivo, i podisti sono partiti dallo Stadio Euganeo ed hanno percorso i 42,195km del tracciato di gara attraversando i comuni di Rubano, Salvazzano, Teolo ed Abano Terme, fino al rientro in città ed all’arrivo nella suggestiva cornice di Prato della Valle, probabilmente una delle “finish lines” più suggestive al mondo.

La gara maschile è stata monopolizzata dagli atleti keniani, con la vittoria del debuttante Michael Njenga Kunyuga, (2h10’43”) davanti ai connazionali Eliud Kibet Too (2h13’06”), e Kiptoo Kimaiyo Shedrack (2h15’28”). Kunyuga ha condotto la gara fin dalle prime battute, rimanendo con i battistrada fino al 30°km quando ha impostato il primo cambio di ritmo, perfezionando poi la sua fuga solitaria verso il traguardo a partire dal 35°km. Primo italiano al traguardo è giunto il campione di corsa in montagna Bernard Dematteis, alla sua seconda maratona: per lui 4° posizione in 2h21’56’’ ed un pizzico di rammarico per la crisi giunta intorno al 30°km che gli ha impedito di scendere sotto la soglia delle 2h20’, obiettivo personale della vigilia.

In campo femminile, è dominio azzurro. Vittoria per l’italiana di origine marocchine Fatna Maraoui (2h32’52”), che ha preceduto la vincitrice dell’edizione 2016 Federica Dal Ri (2h37’54”) e Maurizia Cunico (2h51’21).

In concomitanza alla maratona,si è corsa anche la mezza maratona (partenza da Abano Terme ed arrivo a Prato della Valle). Tra gli uomini successo per il keniano Victor Kiplimo (1h02’43’’); mentre tra le donne ha prevalso la connazionale Jackline Atudonyang in 1h16’09”. Da segnalare la presenza nella 21,097km di Ruggero Pertile, atleta di casa, giunto 4° al traguardo in 1h06’19’’: per l’azzurro un crono confortante dopo l’intervento al ginocchio dello scorso mese di novembre.

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