L’80° Giro di Svizzera – uno dei più incerti degli ultimi anni – continua a regalare sorprese ed emozioni. Ogni giorno la corsa vede cambiare il proprio padrone, senza che il numero dei pretendenti alla vittoria finale cali in maniera significativa; la cronometro di Davos, oggi, non ha fatto eccezione. Ad aggiudicarsi la prova – con una prestazione maiuscola – è stato Jon Izagirre, basco della Movistar, che ne ha coperto i 16,8 km in 21’31”, infliggendo 19” al favorito d’obbligo Fabian Cancellara (solo terzo); un risultato decisamente ragguardevole, anche in virtù della distanza relativamente limitata.
Ma la vera sorpresa di giornata è Miguel Angel Lopez (autentica rivelazione di quest’edizione del Tour de Suisse), giunto secondo a 18” dal vincitore e ora nuovo leader della classifica generale. Warren Barguil, maglia gialla questa mattina, ha invece pagato dazio su un terreno non suo, chiudendo ventunesimo a 57”. Migliori le prestazioni dell’ex maglia gialla Wilco Kelderman (quarto a 21”), dello statunitense Andrew Talansky (quinto a 23”) e del colombiano Jarlinson Pantano (settimo a 25”). Al di sotto delle aspettative il britannico Geraint Thomas (nono a 33”) e lo statunitense Tejay Van Garderen (decimo a 34”), vincitore della tappa di ieri.
Ennesimo talento prodotto da una fucina – quella colombiana – che pare inesauribile, Lopez è dunque in maglia gialla a ventiquattro ore dalla conclusione della corsa; il 22enne dell’Astana precede di 8” Talansky e di 16” Izagirre. Warren Barguil scivola al quarto posto (a 18” da Lopez), mentre quinto è un altro colombiano, Pantano, staccato di 52” dal connazionale. Quattro corridori in meno di venti secondi, cinque in meno di un minuto: una situazione del tutto incerta e una sola tappa per stabilire ogni verdetto. I 117,7 km con partenza e arrivo a Davos – ma con, nel mezzo, la scalata ai 2315 m dell’Albulapass e quella ai 2383 del Flüelapass – nomineranno il vincitore dell’80° Giro di Svizzera.
