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Tennis, Wta Monterrey: Heather Watson conquista il titolo

Heather Watson - Foto Ray Giubilo

Primo sigillo stagionale per Heather Watson. La britannica si aggiudica l’ottava edizione dell’Abierto Monterrey Afirme, torneo Wta International di Monterrey. Nella finale senza teste di serie (non una novità assoluta in questo inizio di 2016 a livello WTA) la britannica ottiene il suo titolo numero tre (in altrettante finali), dopo i successi a Osaka nel 2012 contro Kai-Chen Chang, e a Hobart lo scorso anno opposta a Madison Brengle. Non arrivava in finale in un torneo Wta la Flipkens da quella persa a S’-Hertogenbosch nel 2013 contro Simona Halep (andava a caccia del suo secondo titolo dopo quello di Québec City 2012).

Nella terza sfida tra le due giocatrici (che si erano affrontate nel 2011 a Indian Wells e nel 2014 a Washington, con il successo finale di Flipkens in entrambe le occasioni) i servizi la fanno da padrone in avvio di match. Sia Flipkens che Watson partono decise e con grande autorità conducono i propri turni senza concedere palle break fino al 3-2 per la belga.

Nel sesto game le palle break fioccano: in un attimo Flipkens sale 0-40, viene rimontata sul 40-40, ma riesce a strappare il break alla quarta chance grazie al primo doppio fallo della Watson. 4-2 Flipkens che a 30 chiude anche il settimo game: 5-2. Watson mostra le prime emozioni nervose scagliando a terra la propria racchetta. A fatica la britannica, che al cambio campo usufruisce del coaching di mamma Michelle, riesce a portare a casa il successivo game e a rimanere in vita nel set grazie al servizio, che è il colpo che sembra girare meglio, mettendo anche a segno l’ace numero sei.

Nulla da fare nel nono game: primo ace sul 40-0 per Flipkens che si aggiudica il parziale per 6 giochi a 3, Watson paga caro il passaggio a vuoto accusato sul 3-2.

Il canovaccio della partita sembra essere chiaro: la 23 enne britannica spinge provando a fare la partita con la potenza dei suoi colpi a rimbalzo e la navigata giocatrice belga (professionista dal 2003) contrattacca da fondo campo, spesso e volentieri variando il ritmo con il suo back radente.

Ecco il primo sussulto del secondo set: dopo aver tenuto il primo game di servizio, arriva la palla break per Heather Watson che con un perfetto attacco a rete chiude la volèe bassa smorzata di dritto. La britannica annulla due palle break nel game successivo e sale 3-0. In un attimo si sale 5-2 Watson senza l’ombra di una palla break. L’ottavo game è un’altalena: con autorità sale 30-0 Flipkens, Watson rimonta fino al set point, annullato da un ottimo servizio di Flipkens che però è costretta ad offrire un altro set point fino a cedere per 6 giochi a 2 il parziale. È salita di livello la britannica mostrando maggiore mobilità di piedi e maggior costanza nello scambio.

Si va quindi al terzo e decisivo set che inizia sulla falsa riga del secondo: 3-0 Watson che piazza a zero il break nel secondo game, con la collaborazione della sua avversaria che commette due doppi falli nel game (tre in totale nel match), e in un autentico monologo sale 3-0 infilando tra il secondo e il terzo game una striscia di 9 punti consecutivi. L’assolo britannico si stoppa sul nascere, nel quinto game Kirsten Flipkens sfodera delle discese a rete perfette inguaiando la sua avversaria, recuperando il break di svantaggio, e ritrovando nel successivo game un’ottima solidità al servizio: 3-3.

Ora la partita è bella e avvincente: nessuna delle due giocatrici ci sta a perdere e nel settimo game, sul 40-15 Watson, c’è il punto bello del match, chiuso da Watson dopo un lungo scambio con una volèe di dritto in un corpo a corpo a rete con la sua avversaria. 4-3!

L’ottavo game sembra quanto mai cruciale e Kirsten Flipkens (nemmeno fortunata sulla seconda palla break) non riesce a reggere la pressione dell’avversaria che ottiene di nuovo il break andando a servire per il match dopo un’ora e 52 minuti. Heather recupera con impeccabile freddezza da 15-40 e chiude la pratica. 3-6 6-2 6-3 il punteggio finale e vendette servita per la Watson che, come detto, aveva perso i due precedenti.

La britannica succede così nell’albo d’oro a Timea Bacsinszky, vincitrice in Messico 12 mesi fa, e si conferma impeccabile nelle finali (3 su 3). L’ex speranza del tennis inglese, che sembra però essersi definitivamente ritrovata dopo i problemi fisici legati alla mononucleosi che ne hanno stoppato la crescita, sale in classifica in virtù di questo successo e la prossima settimana sarà numero 53 del mondo. Balzo in avanti comunque anche per la belga che torna tra le prime 60 del mondo (lei che ha un best ranking di 13 ottenuto nell’agosto del 2013).

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