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Tennis, Wta Indian Wells: Vesnina vince una finale da record con Kuznetsova

Elena Vesnina - Australian Open 2016 - Foto Bruno Silverii

E’ Elena Vesnina la nuova campionessa del BNP Paribas Open 2017, torneo WTA Premier Mandatory che si è concluso pochi istanti fa nel caldo della California di Indian Wells. Vesnina ha superato, in una finale tutta russa, la connazionale Svetlana Kuznetsova col punteggio di 6-7(6) 7-5 6-4 in tre ore e un minuto di gioco.

Il terzo confronto diretto tra Vesnina e Kuznetsova ha scritto la storia del torneo di Indian Wells. E’ la finale più lunga della storia, con trentacinque games giocati (battuti i precedenti record di Williams-Graf e Halep-Jankovic, che nel 1999 e nel 2015 diedero vita a due maratone concluse in trenta giochi).

Anche per quanto riguarda la durata, Vesnina-Kuznetsova è la partita più combattuta: stracciate, di oltre venti minuti, le due ore e 40 di Halep-Jankovic.

LA CRONACA
Dopo i primi due giochi dominati in lungo e in largo da Elena Vesnina, la finale diventa equilibrata grazie a Svetlana Kuznetsova, che sembra ingranare ed entrare in partita col passare dei minuti. A fare la partita è Vesnina che, cercando in tutti i modi di conquistare i quindici, si è lasciata andare anche a numerosi errori gratuiti, specie con il dritto. Il pallino in gioco ce lo ha avuto, per l’intero primo set, la nativa di Leopoli, che non è riuscita a sfruttare un set point sul 5-4 in suo favore a causa di un comodo dritto steccato e messo in corridoio. Nonostante tutto, Vesnina non è mai riuscita a prendere il largo e la prima frazione si è dunque decisa al tie-break, conquistato a sorpresa da Kuznetsova per otto punti a sei, dopo essere stata rimontata da 6-4.

Nelle prime battute del secondo set, Elena Vesnina sembra accusare fatica e, dal punto di vista mentale, sembra piuttosto demoralizzata per non aver vinto un punto assai prezioso nel decimo gioco del set d’apertura. Kuznetsova allunga e, in venti minuti, è già sul 4-1: tutto pareva finito, l’ex numero due al mondo aveva già una mano sul trofeo ma Vesnina non si è data per vinta e ha reagito in maniera ottimale. Due break di fila, nel settimo e nel nono game, hanno permesso alla n.15 WTA di rientrare in corsa per la conquista del secondo set. La ‘paura di vincere’ si è fatta vedere, con Elena che sul 5-4 non è riuscita a chiudere con il servizio a disposizione. Poco dopo, disastro da parte di Kuznetsova: la 31enne di San Pietroburgo subisce il rientro di Vesnina in un game super-lottato e permette alla connazionale di servire, con successo, nel gioco successivo. Complice un ace esterno da sinistra, si è andati al terzo set.

Ancora tanti break e controbreak pure nella terza frazione. Kuznetsova prova l’allungo e si porta avanti per quattro giochi a due, ma Vesnina non si fa sorprendere e mette a segno una straordinaria rimonta. Giocando in modo molto simile a quanto fatto nel primo set, la russa di origini ucraine mette in difficoltà Kuznetsova, riesce a farle male e vince quattro giochi di fila, conquistando il torneo più importante della sua carriera per quanto riguarda l’attività di singolare.

RISULTATO FINALE

(14) Elena Vesnina b. (8) Svetlana Kuznetsova 6-7(6) 7-5 6-4

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