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Tennis, Wta Hobart e Sydney: Vinci facile, Errani si ritira, Schiavone eliminata

Roberta Vinci - Foto Ray Giubilo

Buona la prima per Roberta Vinci mentre ad Hobart arrivano brutte notizie per Sara Errani e Francesca Schiavone. Nella notte italiana la tarantina è scesa in campo a Sidney – dove si sta disputando il primo Wta Premier della stagione – e ha affrontato la greca Maria Sakkari nel suo match di primo turno. Il risultato finale è stato un netto e convincente 6-4 6-0 in favore della trentatreenne tarantina, che approda al secondo turno dove troverà la vincente di Strycova-Makarova.

Era la prima volta che le due tenniste in questione giocavano l’una contro l’altra. La Sakkari, tra l’altro, prendeva il posto della Stephens, ritiratasi dal torneo (mentre la Vinci ha preso il posto di testa di serie lasciato vacante dalla Pliskova).

Nel primo parziale Roberta non parte benissimo: nel suo primo turno di battuta è stata subito costretta ad annullare due palle break e a contenere l’esuberante tennista di Atene, partita particolarmente ispirata (degni di nota un paio di passanti in corsa di pregevole fattura); è nel game successivo, il terzo, che l’azzurra riesce (alla prima occasione utile) in quello in cui era mancata la sua avversaria; tuttavia, l’aver ottenuto il break – più che aiutarla a sciogliersi e a giocare meglio – ha innescato una serie prolungata di altri break (e contro-break – alla fine saranno quattro di fila) che hanno fissato lo score sul 3 pari.

Il gioco seguente, nella quale la Sakkari ha tenuto agevolmente la battuta, sarà l’ultimo game conquistato nella partita dalla greca. E da lì in poi, infatti, che la Vinci comincerà a dare spettacolo. Dapprima breakkando nuovamente – a 15 –  l’avversaria (per la 3° volta nel set), e poi chiudendo senza rischi per 6-4 – grazie anche a una splendida volée messa a segno sul 5-4 30-15 in suo favore.

Possiamo definire il secondo set un “Vinci-show”: l’azzurra non solo ha vinto tutti i games del parziale, ma ne ha vinto ben nove di fila, dal 4-3 del primo set. Ha arricchito e avvalorato questa vittoria chiudendola con un bagel, un 6-0 “immacolato” nel quale al servizio ha vinto 12 dei 15 punti giocati e non ha mai concesso una palla break; ci ha deliziato, inoltre, con alcune “chicche” del suo repertorio, ad esempio una perfetta stop-volley (col quale si è portata a palla break, nel terzo game).

La Vinci vista nell’ora e dodici minuti di partita di quest’oggi, nonostante un primo set complicato (dovuto anche all’atteggiamento e ai colpi messi in campo, fin lì, dalla Sakkari) ha sfoggiato una buona e convincente prestazione (impressionante la percentuale di conversione delle palle break: ne ha sfruttato 6 sulle 7 avute); tutto ciò lascia ben sperare in vista dei turni successivi e di Melbourne.

L’unica nota un po’ stonata: un dritto poco brillante, almeno rispetto a quello visto in campo a Brisbane (soprattutto contro la Doi e contro la Pliskova). Sicuramente ci sarà tempo per migliorare condizione e colpi; un buon modo per iniziare a farlo è (anche) il vincere partite come questa, che danno fiducia e motivazioni.

Ad Hobart invece non arrivano belle notizie per l’Italia visto che Sara Errani ha dovuto dare forfait prima di scendere in campo per il suo primo turno per via di un infortunio alla coscia sinistra. Niente da fare per Francesca Schiavone, sconfitta facilmente dalla croata Fett (numero 340 del mondo) con lo score finale di 6-3 6-2.

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