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Tennis, Masters 1000 Indian Wells: Andy Murray fuori all’esordio, impresa di Vasek Pospisil

Andy Murray - Wimbledon 2016 - Foto Ray Giubilo

A partire dalle 20 italiane (11 locali) del sabato, sono scesi in campo i trentadue giocatori della metà alta del seeding di questa quarantatreesima edizione del torneo di Indian Wells, primo appuntamento Masters 1000 della stagione: sedici, dunque, le gare di secondo turno in programma, e riflettori naturalmente puntati sull’esordio della prima testa di serie, Andy Murray, clamorosamente eliminato dal canadese Vasek Pospisil. Con Stan Wawrinka abile a regolare agevolmente Paolo Lorenzi, a difendere i nostri colori ci ha pensato Fabio Fognini che, per la prima volta in carriera su cinque incontri, ha battuto Jo-Wilfried Tsonga (QUI LA CRONACA DEL MATCH). Nel giorno dell’impresa del ligure avanzano al turno successivo anche Dominic Thiem, David Goffin, Gael Monfils e Tomas Berdych.

Niente è impossibile nel tennis, chiedere a Vasek Pospisil: non accadeva da più di un anno e mezzo, esattamente da Washington 2015, che Andy Murray perdesse la partita d’esordio di un torneo. Quella volta fu Teymuraz Gabashvili, adesso è il giocatore di Vernon a compiere il miracolo, imponendosi per 6-4 7-6(5) e facendo automaticamente registrare la sorpresa più grande della settimana. Oggi 129esima piazza nel ranking, ma 25 del pianeta poco più di tre anni fa, il qualificato della British Columbia ha messo alle corde la difesa della prima forza del tabellone, avanti per ben due volte di un break nel primo parziale ma colpevole di aver perso per tre volte consecutive la propria battuta tra quinto e nono gioco. Murray si conferma ancora una volta corpo estraneo nel deserto californiano: qui a Indian Wells lo scozzese ha raggiunto l’atto conclusivo solamente in un’occasione, quando nel 2009 cedette a Rafael Nadal.

Nessun problema, invece, per la terza testa di serie Stan Wawrinka: l’elvetico ha impiegato un’ora e diciotto minuti per avere la meglio sul nostro connazionale Paolo Lorenzi (6-3 6-4), trovando l’immediato riscatto dopo la sconfitta patita all’esordio a Dubai per mano di Damir Dzumhur; partita che lo svizzero ha gestito con autorità e che avrebbe potuto avere un esito più pesante se il campione degli ultimi US Open avesse concretizzato le tante chance di break avute nel corso del secondo set. Il trentunenne di Losanna se la vedrà adesso con il numero 28 del seeding Philipp Kohlschreiber che, dopo avere perso al tie-break il primo set, ha approfittato del ritiro dell’imprevedibile ucraino Alexandr Dolgopolov sull’1-1 del secondo parziale.

Ottima prova per Dominic Thiem: nella prima sfida di giornata sul campo numero 2, l’austriaco concede davvero poco a Jeremy Chardy, mai in grado di tenere testa al numero 9 del mondo e incapace di concretizzare il break di vantaggio ottenuto all’inizio del secondo parziale. Il nativo di Wiener Neustadt, che si è imposto per 6-2 6-4 in circa settantacinque minuti di gioco, affronterà nei sedicesimi il tedesco Mischa Zverev, che ha estromesso il portoghese Joao Sousa in due set (6-4 6-3).

Tra mille insidie, ma con la solita grande tenacia che lo contraddistingue, David Goffin si sbarazza del russo Karen Khachanov al terzo set (6-4 3-6 6-3): l’infaticabile belga ha sofferto per buona parte dell’incontro l’atteggiamento iper-offensivo del ventenne moscovita, stella della Next Gen che qui in California, nel match d’esordio contro lo spagnolo Tommy Robredo, era tornato alla vittoria dopo quattro eliminazioni consecutive rimediate al primo turno. Il numero 52 del mondo ha sempre avuto un vantaggio di un break in ognuno dei tre parziali, ma sia nel primo che nel terzo ha dovuto fare i conti con la rimonta del più quotato avversario, abile a non perdere mai la pazienza nelle situazioni più critiche e a saper approfittare dei passaggi a vuoto del vincitore dell’ultima edizione del torneo di Chengdu. Per Goffin confronto con l’iberico Albert Ramos al terzo round (6-4 5-7 7-5 al bosniaco Damir Dzumhur).

Continua la favola del lucky loser Yoshihito Nishioka: il giocatore nipponico vince una differenza di sedici anni, quarantuno centimetri e quarantanove posizioni nel ranking contro il proprio sfidante, avendo ragione di “ace-man” Ivo Karlovic, diciannovesima forza del seeding, col punteggio di 6-4 6-3. Il giapponese classe ’95 ha fatto valere la maggiore agilità negli spostamenti e la grande attenzione nei momenti topici dell’incontro: significative, in tal senso, le sette palle break offerte e puntualmente annullate nel corso del primo parziale, conquistato grazie a un unico break messo a segno nel nono gioco.

Come spesso accade, sono sufficienti due tie-break al gigante a stelle e strisce John Isner (qui semifinalista tre anni fa e addirittura finalista nel 2012) per eliminare il lucky loser kazako Mikhail Kukushkin: 7-6(0) 7-6(6) il finale, in una partita priva di opportunità di break da entrambe le parti, con lo statunitense che ha realizzato la bellezza di 23 ace e l’87% dei punti con la prima di servizio. Stesso destino ha avuto la sfida tra Pablo Cuevas e Martin Klizan: ad imporsi è stato il tennista uruguayano per 7-6(3) 7-6(5).

Agevoli successi per gli iberici Roberto Bautista-Agut (7-5 6-2 ad Adrian Mannarino), e Pablo Carreno-Busta (7-5 6-2 al qualificato teutonico Peter Gojowczyk). Tomas Berdych regola la wild card di casa Bjorn Fratangelo per 7-6(4) 6-4, mentre solo in rimonta la decima testa di serie Gael Monfils si è imposto sul qualificato delle Barbados Darian King, regalandogli la miseria di un gioco dopo avere ceduto il primo parziale (3-6 6-0 6-1). Vittoria in tre set, infine, per Dusan Lajovic, ai danni dello spagnolo Feliciano Lopez: 6-2 4-6 7-6(2) lo score finale a favore del giocatore serbo.

Oggi in campo i trentaduesimi della parte bassa: sul campo centrale riflettori puntati su Novak Djokovic, opposto al britannico Kyle Edmund, Roger Federer (contro il veterano transalpino Stephane Robert) e Rafael Nadal, che esordirà contro l’argentino Guido Pella.

TRENTADUESIMI DI FINALE – PARTE ALTA 
[8] D.Thiem (AUT) b. J.Chardy (FRA) 6-2 6-4
[LL] Y.Nishioka (JPN) b. [19] I.Karlovic (CRO) 6-4 6-3
F.FOGNINI (ITA) b. [7] J.W.Tsonga (FRA) 7-6(4) 3-6 6-4
[11] D.Goffin (BEL) b. K.Khachanov (RUS) 6-4 3-6 6-3
[20] J.Isner (USA) b. [LL] M.Kukushkin (KAZ) 7-6(0) 7-6(6)
[21] P.Carreno-Busta (SPA) b. [Q] P.Gojowczyk (GER) 7-5 6-2
[28] P.Kohlschreiber (GER) b. A.Dolgopolov (UKR) 6-7(3) 1-1 RIT.
[13] T.Berdych (CZE) b. [WC] B.Fratangelo (USA) 7-6(4) 6-4
[Q] D.Lajovic (SRB) b. [30] F.Lopez (SPA) 6-2 4-6 7-6(2)
[27] P.Cuevas (URU) b. M.Klizan (SVK) 7-6(3) 7-6(5)
[22] A.Ramos (SPA) b. D.Dzumhur (BIH) 6-4 5-7 7-5
[16] R.Bautista-Agut (SPA) b. A.Mannarino (FRA) 7-5 6-2
[10] G.Monfils (FRA) b. [Q] D.King (BAR) 3-6 6-0 6-1
[3] S.Wawrinka (SUI) b. P.LORENZI (ITA) 6-3 6-4
[29] M.Zverev (GER) b. J.Sousa (POR) 6-4 6-3
[Q] V.Pospisil (CAN) b. [1] A.Murray (GBR) 6-4 7-6(5)

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