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Tennis, Corrado Barazzutti: “Sara Errani e Roberta Vinci ancora insieme? Io spero di sì”

Corrado Barazzutti - Foto Ray Giubilo

“Il rimpianto più grande all’Olimpiade di Rio de Janeiro resta la medaglia mancata nel doppio femminile. Sara Errani e Roberta Vinci hanno vinto tutto insieme, sono di fatto ancora oggi il doppio più forte al mondo degli ultimi anni: meritavano la medaglia, ma purtroppo è andata così, evidentemente certi meccanismi non funzionano più come una volta, è un peccato. Vederle giocare ancora insieme? Spero di sì”. Questo il rimpianto confessato da Corrado Barazzutti, capitano delle nazionali azzurre di tennis, presente all’Assemblea elettiva della Federtennis in corso all’Hilton Rome Airport di Fiumicino.

Sono dispiaciuto anche per l’occasione perduta da Fabio Fognini – ha aggiunto Barazzutti parlando ancora dell’Olimpiade di Rio de Janeiro – Sarebbe stato bellissimo vederlo battere Murray, se lo meritava perché stava giocando un tennis stellare e sembrava avere la partita in mano, anche se poi per conquistare una medaglia avrebbe dovuto fare altra strada”.

Il capitano azzurro ha poi commentato i risultati ottenuti dai tennisti italiani agli Us Open 2016 e tracciato un bilancio stagionale. “La Vinci ha confermato il grande torneo fatto lo scorso anno perdendo solo dalla Kerber, che poi ha vinto il titolo – ha osservato la Barazzutti – Lorenzi ha ottenuto risultati straordinari, raggiungendo il best ranking. In generale non è stato un anno come quelli passati, ma comunque è stato buono. E di buon auspicio per il futuro”.

Il tennis italiano sta facendo fatica nel ricambio generazionale, con Camila Giorgi unica under 29 nella top 100 delle classifiche di singolare, ma Barazzutti è fiducioso soprattutto per quanto riguarda il settore maschile, con Gianluigi Quinzi, Matteo Donati e Stefano Napolitano rilanciati dai recenti, buoni risultati ottenuti nei challenger: “Mi aspetto che questi ragazzi maturino il prima possibile – ha spiegato il capitano azzurro – Può essere che da una mese all’altro possano fare un salto di qualità, perché ne hanno il potenziale. Lo stesso Quinzi mi sembra abbia trovato la strada giusta, si è ripreso e sta giocando molto meglio. Agli Us Open junior mi sono piaciuti Balzerani e Dalla Valle, hanno fatto un ottimo torneo. Bisogna avere solo un attimo di pazienza. Con le donne, invece, bisogna averne di più: dobbiamo aspettare un po’, ma tra le under 18 ci sono ragazze che possono arrivare”.

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