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Tennis, Atp Auckland: Jack Sock vince il secondo titolo in carriera

Mike Bryan, Bob Bryan, Stan Smith, Vasek Pospisil e Jack Sock - Internazionali BNL d'Italia 2016 - Foto Fioriti

Jack Sock conquista il torneo Atp 250 di Auckland sconfiggendo Joao Sousa con il punteggio di 6-3 5-7 6-3 in un’ora e 56 minuti di gioco. Dopo il buon esordio in Hopman Cup (dove l’americano ha vinto tre partite su quattro perdendo solo in volata da Gasquet) il giocatore nativo del Nebraska inizia nel migliore dei modi il 2017 prendendosi la rivincita nella terra degli All Blacks dopo la sconfitta subita in finale dodici mesi fa.

C’era un solo precedente nella sfida tra JS (curiose le stesse iniziali di nome e cognome) vinto da Joao Sousa lo scorso anno sulla terra di Madrid. In avvio di primo set, i turni di servizio la fanno da padrone: solo il portoghese è costretto ad annullare una palla break nel quinto game ma il gioco scorre abbastanza rapidamente fino al 3 pari. A questo punto c’è il crocevia del parziale con il classe 1992 a stelle e strisce che infila tre giochi consecutivi, strappando due volte il servizio all’avversario, fino a chiudere il set per 6 giochi a 3. Impeccabile sin qui al servizio l’americano con il portoghese che paga il passaggio a vuoto sul 3-3 che ha avuto lunghezza d’onda anche nel successivo turno di servizio perso e più in generale troppo falloso per fare partita pari con l’americano.

Nel secondo set l’attuale numero 23 del mondo riparte bene tenendo a zero il turno di battuta e nel game successivo Sousa riesce a chiudere l’emorragia lunga quattro game riportando il set in parità sull’uno pari. Nel terzo game arriva il passaggio a vuoto del nativo di Lincoln che commette il primo doppio fallo della sua partita e complici due errori di dritto, bruttissimo quello sulla palla break, regala il break a un avversario che sembrava già avere la testa sott’acqua. La gioia per il numero 44 del mondo è effimera, Sock ritrova smalto e profondità dei colpi recuperando in un attimo il break. Sul 5-4 per Sock, Sousa recupera abilmente da 0-30 un game che stava compromettendo la sua finale. I risvolti positivi per lui si vedono nel game successivo, il più brutto fin qui giocato da Sock, che sul 15-40, dopo aver annullato la prima palla break con un ace, commette un doppio fallo che regala il break e di fatto il set al suo avversario. Nel game successivo Sousa tiene il servizio e allunga la finale al terzo set.

Joao è alla sua prima finale dal suo secondo successo Atp a Valencia nel 2015 (dopo che nel 2013 divenne il primo portoghese a conquistare un titolo dell’Atp World Tour). Nel terzo set i due contendenti (dopo aver tenuto i primi due servizi) si scambiano i favori: Sock ottiene il break nel terzo game ma nel game successivo non si conferma rimettendo il match in parità sul 2-2. A questo punto il match vola via liscio con i servizi, 12 punti a zero per chi batte e “in un secondo” ci si ritrova con l’assistito di coach Troy Hahn avanti 4-3. Nel game successivo “Showtime” (uno dei suoi nickname in patria) ottiene il break decisivo: prima un gran dritto sul 30-30 “alla Sock” e poi il doppio fallo del lusitano che alza bandiera bianca. Nel gioco finale c’è un misto di tensione ma anche di fiducia nel suo tennis come dichiarato dallo statunitense dopo il derby vinto su Steve Johnson in semifinale “ho già giocato molti match in questo avvio di 2017 e sento alta la fiducia del mio tennis”. 6-3 finale e il ventiquattrenne americano può stendersi sul terreno in cemento di Auckland iscrivendo il proprio nome nell’albo d’oro del torneo.

Per Sock è il secondo titolo in carriera dopo quello ottenuto a Houston nel 2015 quando alzò il trofeo alla sua prima finale. Poi Jack invertì la rotta con quattro finali perse su quattro disputate, tre lo scorso anno: come detto a Auckland, perse da Bautista Agut, poi a Houston non bissò il successo perdendo da Juan Monaco e fu protagonista, in secondo piano, nel ritorno al successo di Juan Martin Del Potro dopo più di due anni a Stoccolma (sempre a Stoccolma perse la finale nel 2015 da Berdych). Vendicato anche il precedente di Madrid quando, come detto, Sock perse da Sousa al terzo set.

La prossima settimana ritoccherà anche il suo best ranking di numero 22, sarà numero 20 del mondo e ci sono tutti i presupposti per fare un buon Australian Open (probabile l’incrocio al terzo turno contro Jo Tsonga) e un grande 2017, mirando sempre più in alto: l’America è sulle tue spalle Jack!

Finale di Auckland:

[4] J. Sock (USA) b. J. Sousa (POR) 6-3 5-7 6-3

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