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Coppa Davis 2018, Italia: le possibili avversarie nel sorteggio del primo turno

Fabio Fognini e Simone Bolelli - Foto Ray Giubilo

L’Italia sarà testa di serie nel World Group della Coppa Davis 2018, vediamo quali sono le possibili avversarie nel sorteggio del primo turno in programma a Londra mercoledì 20 settembre. Buone notizie per gli azzurri di Barazzutti che potranno giocarsi quasi sicuramente gli ottavi di finale in casa. L’unica incognita è infatti il Giappone: con la vittoria netta sul Brasile, gli asiatici volano al World Group ed in caso sarebbe il sorteggio a decidere chi giocherà in casa poichè l’unico precedente con gli azzurri risale al lontano 1932.

DATA E ORARIO DEL SORTEGGIO

LA COMPOSIZIONE DEL WORLD GROUP 2018

Spagna (in casa)

La Spagna è sicuramente la squadra più pericolosa tra le nazionali non inserite nelle teste di serie. Le Furie Rosse hanno sollevato al cielo per cinque volte l’insalatiera negli anni 2000 e possono vantare una squadra di grande spessore. Molto dipenderà, ovviamente, dalla presenza del numero 1 al mondo Rafael Nadal in un impegno previsto la settimana successiva agli Australian Open. In ogni caso servirà un’impresa agli azzurri contro tennisti del calibro di Carreno-Busta, Feliciano Lopez, David Ferrer e il navigato doppista Marc Lopez.

Stati Uniti (in casa)

Sock, Isner, Querrey e Johnson. C’è l’imbarazzo della scelta nella squadra statunitense, competitivi anche in doppio nonostante il ritiro dalla Davis dei gemelli Bryan. Su qualsiasi superficie si giocherà evidentemente su pochi scambi, toccherà ai nostri trascinare il confronto sul terreno della battaglia nonostante il dolce ricordo dell’ultima sfida: l’impresa nella semifinale in Wisconsin nel 1998.

Germania (in casa)

Una squadra potenzialmente competitiva su qualsiasi superficie e che per molto tempo potrebbe essere guidata dal talento di Alexander Zverev. Al fianco della freschezza di “Sascha” anche l’esperienza del fratello Mischa e di Kohlschreiber, assieme ad un buon quarto tennista come Struff. Anche la tradizione tennistica non è dalla parte degli azzurri, sotto per 6-2 nei precedenti.

Canada (in casa)

Partenza alla pari con la presenza di Raonic, da favoriti senza. Presumibilmente sul rosso, l’Italia con Fognini e Lorenzi potrebbe approfittarne e staccare il pass per i quarti. Oltre Milos, sembrano ancora troppo esili le spalle di Shapovalov soprattutto su una superficie poco adatta al suo gioco (zero vittorie nel 2017 su terra). Nell’unico precedente, gli azzurri vennero sconfitti a Vancouver nel 2013 sul cemento indoor.

Giappone (sorteggio)

Gli asiatici hanno battuto nettamente il Brasile per 3-0, per gli azzurri il vero punto di domanda è legato all’eventuale presenza di Kei Nishikori. Con lui sarebbe una sfida diversa e sicuramente molto più equilibrata e difficile, fondamentale sarebbe anche il sorteggio: andare a giocare in Giappone nasconderebbe insidie ulteriori. Avversario da non sottovalutare.

Kazakistan (in casa)

Dopo aver eliminato i campioni in carica dell’Argentina ai playoff, la nazionale “d’importazione” torna nel World Group. Una squadra da non sottovalutare, lo hanno imparato a loro spese gli azzurri sconfitti ad Astana nel 2015 nell’unico precedente. Tuttavia, in casa e su una superficie più lenta, l’Italia avrebbe tutte le carte in regola per il passaggio del turno contro la truppa guidata dal numero 1 kazako Kukushkin.

Olanda (in casa)

La loro vittoria per 3-2 sulla Repubblica Ceca ai playoff ha garantito all’Italia un posto tra le teste di serie nel World Group del 2018. Nonostante ciò, Haase e De Bakker sono alla portata per Fognini e compagni. In più, nei sette precedenti, gli azzurri hanno perso solamente in un’occasione: nel primo confronto, datato addirittura 1923.

Ungheria (in casa)

Per la prima volta nel World Group dal 1996, l’Ungheria è senza ombra di dubbio la nazionale più abbordabile. Nessun tennista tra i top 100 al momento, nel ranking attuale i primi due del Paese sono Marton Fucsovics (numero 113 ed eroe dei playoff contro la Russia) e Attila Balazs (numero 164). Un accoppiamento, dunque, tutt’altro che impossibile

 

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