Sci di fondo

Sci di fondo, 30 km tecnica classica Oslo Holmenkollen: vince Marit Bjoergen

Marit Bjorgen - Bjarte Hetland CC BY 3.0

La 30 km a tecnica classica di Oslo Holmenkollen, valevole per la Coppa del Mondo di sci di fondo, ha visto oggi l’ennesima conferma del momento d’oro di Marit Bjoergen. La campionessa norvegese, in fuga sin dai primi chilometri, si è imposta con distacchi siderali su due finlandesi, nell’ordine Krista Parmakoski e Kerttu Niskanen.

Una nebbia a tratti e una pioggerella insistente accompagnavano il percorso di Holmenkollen, la Bjoergen si presentava ovvia favorita dopo i trionfi di Lahti. A contenderle la vittoria, tra le principali protagoniste, la connazionale Heidi Weng in lotta con la Parmakoski per primeggiare nella overall di Coppa del Mondo. Solo 43 partenti, nessuna italiana ai nastri di partenza, tutte proiettate al gran finale di stagione oltreoceano.

Pronti via e per la Bjorgen è come fosse una sprint e impone sin da subito un’andatura che prima allunga notevolmente il gruppo per poi addirittura staccarlo di qualche secondo in prossimità del primo Sprint Bonus. Al primo passaggio allo Stadio, ai 5km, erano già quasi 20 i secondi di vantaggio sulle inseguitrici. Tra queste ultime si formava un gruppetto di 7 unità, con in particolare Weng e Parmakoski, con un distacco che già all’ottavo chilometro saliva a 35 secondi. Male Jacobsen già staccatissima.

L’azione della Bjoergen in classica è come sempre mirabile sia per energia che per dettaglio tecnico. Il passaggio allo stadio ai 13,3km, con un distacco oramai sopra il minuto, era occasione per il cambio sci per la norvegese, dopo il quale riusciva comunque a mantenere un sostanzioso vantaggio (52 secondi) sulla Kalla. La svedese riusciva a sbarazzarsi della compagnia di quasi tutte le altre inseguitrici, a parte Justina Kowalczik che rimaneva sulle sue code.

La polacca e la svedese venivano comunque nuovamente inghiottite dal gruppetto (ridotto a 6 unitá) al passaggio ai 21,6 km, che dalla Bjoergen oramai subiva un distacco di due minuti, che appariva a questo punto definitivo per le sorti della vittoria finale se ci fossero stati dubbi fino a quel momento. Gli ultimi chilometri infatti erano solo una passerella per la mamma di Trondheim, che chiudeva a braccia alzate la sua gara in quasi un ora e 23 minuti. Dietro di lei i giochi del podio si consumavano in volata, con finlandesi privilegiate da una sciolina al top, e Parmakoski che acciuffava il secondo posto con 2’05 di ritardo davanti a Niskanen a 2’07. Solo quarta Heidi Weng, comunque vicinissima alla matematica vittoria in Coppa del Mondo.

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