Sci Alpino

Sci alpino, Sofia Goggia tra la pista e la politica: “Meno tasse per gli atleti”

Sofia Goggia - Foto Alessandro Trovati - Pentaphoto

Giro di media per una delle protagoniste assolute dello sport italiano. Sofia Goggia scrive prima le sue “memorie” a proposito della stagione appena conclusa sulla Gazzetta dello Sport e poi si confessa in diretta radiofonica a Un giorno da pecora. Ne vengono fuori immagini inedite della campionessa dello sci azzurro.

“Non mi dispiacerebbe, un giorno, entrare in politica – ha detto la bergamasca ai microfoni di Radio 1 – vorrei proporre una legge che preveda meno tasse per gli atleti che fanno parte dei gruppi sportivi e che portano in alto il nome dell’Italia in giro per il mondo”.

Sul quotidiano sportivo, invece, ha tracciato un bilancio della sua stagione 2016/2017, condita da 13 podi in coppa del Mondo e dal bronzo nel gigante Mondiale di St. Moritz. Goggia è partita dal primo podio a Lake Louise: “È stato il primo momento intenso della stagione: lì, 3 anni fa, il mio sogno ha rischiato di andare in frantumi a causa dell’infortunio al ginocchio che mi ha impedito di partecipare a Sochi 2014. Sulla stessa pista, poi, il sogno si è rimesso in moto”.

Sono i fotogrammi di una stagione trionfale quelli che ha messo insieme l’azzurra: “Come faccio a dimenticarmi l’addio alle piste di Tina Maze? Ho seguito la sua discesa dal vivo e ho iniziato a piangere a dirotto, perché in quel momento ho realizzato quanto quella campionessa abbia dato a me e all’intero movimento dello sci”.

Un passaggio viene riservato anche alla controversa esperienza del mondiale di St. Moritz: “Sono cresciuta tantissimo in quella settimana. Ho capito come si gestisce un grande evento quando ci arrivi da protagonista. Ero arrabbiata perché in SuperG non ero me stessa, in combinata sono caduta e in discesa ho perso la medaglia per 7 centesimi, quell’inezia sottile che divide la gloria dall’anonimato. È stata una liberazione quando ho capito di aver conquistato la medaglia in gigante”.

Infine, l’immagine che chiude degnamente la stagione: “Io, Federica Brignone e Marta Bassino sul podio di Aspen, insieme, con i cappellini abbassati, a cantare l’inno di Mameli. Le tre bandiere italiane che sventolavano sono state davvero un orgoglio nazionale”.

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