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Sci alpino, slalom Zagabria: Manfred Moelgg fantastico, doma il vento e vince

Manfred Moelgg - Foto Alessandro Trovati - Pentaphoto

Stupendo Manfred Moelgg. L’azzurro vince lo slalom maschile di sci alpino disputatosi a Zagabria e valevole per la Coppa del Mondo. Con condizioni difficili per il fortissimo vento che è soffiato sulla cittadina croata, l’azzurro ha disputato una seconda manche da urlo, sempre all’attacco e ha rifilato sette decimi al tedesco Felix Neureuther. Terzo il norvegese Kristoffersen, solo sesto il leader della generale Hirscher mentre chiude decimo Stefano Gross. Con questi 100 punti Moelgg può ora sognare di conquistare per la seconda volta in carriera la coppa del mondo di slalom speciale, bissando il trionfo del 2008, anche se per i bookmakers il favorito è ancora Kristoffersen.

La gara odierna si è svolta sulla collina di Sljeme, situata all’interno del complesso montuoso di Medvednica, a nord di Zagabria. Le condizioni meteorologiche si sono distinte per un’intensa nevicata scesa fin dal principio della prima manche, che ha reso il manto nevoso poco compatto e decisamente insidioso, e per le forti folate di vento che si sono abbattute sulla pista per tutta la seconda manche. ll percorso di gara si è svolto su un pendio senza grandi inclinazioni naturali, determinando, nel complesso delle due manche, uno slalom speciale dai contenuti tecnici non troppo elevati.

La prima manche è stata disegnata in modo regolare, senza grandi variazioni e con figure mai troppo complesse. La distanza fra i paletti è stata di 10/11 metri. Manuel Feller è stato a sorpresa il migliore. Il ventiquattrenne austriaco ha compiuto un vero e proprio miracolo. Partito con il pettorale numero 21 è riuscito a stabilire il primo tempo di manche. E’ stato uno dei pochi atleti a sciare senza fare troppi calcoli, attaccando in modo costante e rischiando linee azzardate su ogni paletto. A 5 centesimi è arrivato il francese Julien Lizeroux, anch’egli autore di una grande prova. Il trentasettenne transalpino ha fatto valere la sua grande esperienza tra i paletti ravvicinati. Un’altra sorpresa è stata la gara del semisconosciuto americano, Mark Engel, capace di raggiungere la terza posizione partendo con il pettorale numero 45. Questi, evidentemente, ha sfruttato l’unico momento in cui è migliorata la visibilità nel bel mezzo della nevicata. Inoltre, si è trovato delle grandi folate di vento a proprio favore. A 38 centesimi si è piazzato Marcel Hirscher, il primo tra i grandi di questa disciplina. Il fuoriclasse austriaco ha eseguito una discesa all’ attacco nelle parte alta, mentre ha controllato la propria discesa nel resto del percorso di gara. Il suo diretto concorrente nella classifica di Coppa del Mondo, Alexis Pinturault, ha terminato in decima posizione. Il nostro Manfred Moelgg è arrivato a ridosso di Hirscher, ad appena un centesimo di ritardo, realizzando una gara molto pulita, senza commettere errori. Il norvegese Henrik Kristoffersen, invece, ha concluso in sesta posizione, a +41 da Feller, disegnando linee molto rotonde e contendo la propria azione. Il tedesco Felix Neureuther ha terminato la gara alle spalle del norvegese, con un distacco di 52 centesimi dalla testa.

Per quanto riguarda gli atleti della squadra italiana, i risultati non sono stati brillanti. Stefano Gross ha pagato lo scarso allenamento di questo periodo, risultando in affanno fin dalla parte alta del tracciato e concludendo la manche con un ritardo consistente. Alla fine è giunto 24esimo. Giuliano Razzoli è stato il migliore dopo Manfred Moelgg, 19esimo, realizzando una prestazione convincente anche se ancora molto lontana dalla sue migliori. Buona la prova di Riccardo Tonetti, pettorale numero 39, per un pelo rientrato tra i primi 30. Patrick Thaler è uscito dai primi trenta, compiendo una buona discesa a livello tecnico e stilistico ma non efficace dal punto di vista della velocità: troppe carvate e poche verticalizzazioni sui pali.

La tracciatura della seconda manche si è rivelata essere più filante rispetto alla prima. La parte più tecnica, come nella prima, ha coinciso con il piccolo muro iniziale. Sale in cattedra Manfred Moelgg con una manche clamorosa, sfidando il vento e riuscendo ad essere aggressivo con una continuità pazzesca, soprattutto nel muro finale dove ha tantissimo. Una prova da sottolineare è stata sicuramente anche quella di Dave Ryding, attento ed aggressivo allo stesso tempo. Il britannico ha confermato le buone impressioni che si sono avute nel corso della prima manche. Il francese Alexis Pinturault è uscito dopo tre porte, inclinandosi eccessivamente e toccando il pendio con lo scarpone. Felix Neureuther ha dato l’impressione di essere ritornato ai fasti del passato, sciando molto bene e non sbagliando quasi mai la linea sul palo. L’americano Mark Engel è uscito a poche porte dal traguardo rovinando la grande performance della prima manche. Stesso destino per i primi due della prima manche: Julien Lizeroux ha concluso commettendo molti errori gravi; Manuel Feller è uscito dal tracciato dopo poche porte. Marcel Hirscer , invece,ha compiuto due gravi errori di linea compromettendo la gara ed arrivando sesto. A proposito degli azzurri, Riccardo Tonetti ha guadagnato una serie di preziose posizioni terminando 17esimo, realizzando una buona seconda prova. Tuttavia, è parso spesso arretrato come posizione, pregiudicando l’esecuzione di buone linee sul palo. Stefano Gross, ha riscattato la prova opaca della prima manche chiudendo decimo. Giuliano Razzoli, invece, ha inforcato ed è uscito dalla competizione.

La competizione mondiale maschile proseguirà il prossimo fine settimana ad Adelboden, con le prove di gigante e slalom speciale.

 

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