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Basket, Nba: prima sconfitta per i Cleveland Cavaliers. Ok Atlanta, Memphis e Portland

Kevin Love - Cleveland Cavaliers - Foto Keith Allison CC BY SA 2.0

Nel giorno delle Elezioni presidenziali americane, la NBA non si ferma, offrendo nella notte sei gare più o meno appassionanti. Il risultato più sorprendente arriva senza dubbio da Cleveland, dove – dopo sei vittorie nelle prime sei partite della stagione – i Cavs campioni in carica trovano contro gli Atlanta Hawks di coach Budenholzer la prima sconfitta. Le emozioni maggiori si vivono invece a Memphis, con i Grizzlies che superano al fotofinish i Denver Nuggets di Danilo Gallinari (all’ultima di cinque trasferte consecutive). Successo casalingo anche per i Brooklyn Nets sui Minnesota Timberwolves (nonostante un Andrew Wiggins da 36 punti e 8 rimbalzi) e per i Portland Trail Blazers di Lillard e McCollum, che questa volta hanno la meglio sui Phoenix Suns di Bledsoe e Booker.

A Sacramento va in scena invece il suggestivo “derby” tra due dei migliori talenti sfornati negli ultimi anni dall’Università di Kentucky, ovverosia DeMarcus Cousins e Anthony Davis: quest’ultimo prevale lievemente nel confronto individuale (34 punti, 8 rimbalzi e 1 assist contro 28 punti, 4 rimbalzi e 4 assist), ma sono “Boogie” e i suoi Kings ad aggiudicarsi la vittoria, mentre per Nola (zero vinte e otto perse) si fa notte fonda. Rimanendo in California, ma un po’ più a sud (in quel di L.A.), i Lakers vedono interrompersi a tre la loro striscia di vittorie, contro i Dallas Mavericks che – pur senza Dirk Nowitzki – trovano una nuova stella in Harrison Barnes, al secondo trentello consecutivo.

Cleveland Cavaliers – Atlanta Hawks 106-110

Alla Quicken Loans Arena di Cleveland, i Cavs – unica squadra ancora imbattuta dopo sei gare giocate – ospitano gli Atlanta Hawks. Il primo quarto è caratterizzato da un sostanziale equilibrio (anche nel punteggio, in perfetta parità dopo i primi dodici minuti di gioco), ma il secondo vede gli Hawks salire in cattedra e andare a riposo sul +11 di vantaggio. Nel secondo tempo LeBron James prova a guidare la rimonta dei suoi (segnando 21 dei suoi 23 punti complessivi), che si ritrovano sotto anche di 15 lunghezze, ma per poco non riescono a tornare completamente in partita. Il jumper di Kent Bazemore (25 i punti a referto per lui a fine gara) a sette secondi dalla sirena chiude poi definitivamente l’incontro in favore di Atlanta; top scorer per gli Hawks è Dennis Schroder, che con 28 punti realizza il suo nuovo massimo in carriera. Nonostante i 29 punti di Kyrie Irving e i 24 con 12 rimbalzi di Kevin Love (oltre ai 23 con 9 rimbalzi del Re), i campioni incappano dunque nella prima sconfitta stagionale.
Memphis Grizzlies – Denver Nuggets 108-107

Finale emozionante al FedEx Forum di Memphis, dove i Grizzlies se la vedono davvero brutta contro i Denver Nuggets. Perfetto equilibrio per i primi due quarti di gioco, mentre nel terzo Memphis si porta al comando. Nel quarto conclusivo i Grizzlies guidano anche di 7, prima di subire la rimonta e il sorpasso dei Nuggets; ma le due squadre proseguono sostanzialmente a braccetto fin quasi alla fine. A dieci secondi dalla sirena Memphis è nuovamente in vantaggio di un punto e in possesso della palla, quando Gary Harris la ruba a Mike Conley e serve Emmanuel Mudiay per il nuovo sorpasso di Denver. Con sette secondi ancora sul cronometro, i Grizzlies sembrano completare il suicidio quando perdono il pallone sulla rimessa e i Nuggets chiamano il timeout con quattro secondi rimanenti. Ma a tre dalla sirena Conley si rifà dell’errore precedente e ruba palla agli avversari: questa finisce oltre la linea di fondo con 0.7 sul cronometro e la rimessa è per Memphis; l’eterno Vince Carter pesca Marc Gasol che, elusa la marcatura, trova il fondo della retina sul suono della sirena, regalando ai suoi una vittoria all’ultimo respiro.

Portland Trail Blazers – Phoenix Suns 124-121

Nuova emozionante sfida tra Blazers e Suns, pochi giorni dopo il primo confronto che – giocato a Phoenix – si era risolto in favore dei padroni di casa solamente all’overtime, grazie a un buzzer beater da tre punti di Eric Bledsoe. Teatro della rivincita è il Moda Center di Portland, dove i Blazers fanno immediatamente la voce grossa e chiudono il primo quarto sopra di 17. Tuttavia i Suns non si arrendono e, tornati in partita, rimangono a contatto fino alla fine, salvo dover poi capitolare. Il secondo confronto stagionale fra due dei migliori backcourt della lega si risolve in tutti i sensi a favore dei Blazer Damian Lillard (autore peraltro dei tiri liberi decisivi) e CJ McCollum, che mettono a referto rispettivamente 38 e 33 punti; i Suns rispondono con i 31 di Bledsoe e i 23 del ventenne Devin Booker, ma questa volta a spuntarla è Portland.

Los Angeles Lakers – Dallas Mavericks 97-109

Si ferma a tre la striscia di vittorie consecutive dei Los Angeles Lakers, che allo Staples Center impattano contro i redivivi Dallas Mavericks. Questi ultimi, seppur ancora privi di Dirk Nowitzki e Deron Williams (rispettivamente il simbolo della città e la point guard titolare), trovano nuovamente un autentico trascinatore in Harrison Barnes: dopo i 34 con cui non più tardi di due sere addietro aveva regalato ai suoi la prima vittoria stagionale, per la seconda consecutiva l’ex Warrior ne mette a referto altri 31; ottima prestazione anche per Seth Curry, figlio e fratello d’arte, che di punti ne porta in dote 23. Vittoria fondamentale per la squadra di coach Rick Carlisle, che dopo un inizio da incubo (cinque sconfitte nelle prime cinque gare) ritrova una certa serenità, in attesa del rientro del suo uomo più importante. Un passo indietro, viceversa, per i giovani Lakers di Luke Walton, che – apparentemente in grado controllare la gara a tratti – peccano di inesperienza e subiscono la prima sconfitta stagionale sul proprio parquet. Il futuro è comunque dalla loro.

Risultati altre partite:

Brooklyn Nets – Minnesota Timberwolves 119-110
Sacramento Kings – New Orleans Pelicans 102-94

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