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Nuoto, Luca Dotto: “A Rio tranquillo altrimenti rischio il fallimento” (VIDEO)

Luca Dotto - Foto Sportface.it

Devo arrivare all’Olimpiade di Rio de Janeiro tranquillo, senza l’obbligo di fare chissà quale risultato. Altrimenti per me potrebbe essere un fallimento e invece voglio dare il cento per cento e vedere cosa viene: se arriverà la medaglia bene, se arriverà una finale è uguale, l’importante è uscire dalla vasca con la consapevolezza di aver dato tutto”. Dopo il secondo posto nei 100 metri libero al 53° Trofeo Settecolli, battuto solo da Jeremy Stravius, Luca Dotto ha le idee chiare: “Le sensazioni non sono buone, speravo di riuscire a fare almeno 48’’9, ma sono veramente stanco. Comunque 49’’1 è un buon tempo, non sono mai stato carico di lavoro come in questo momento. Quindi sono contento: ora avanti così, manca un ultimo mese e poi saremo a Rio, dove si vedrà quali carte avrò a disposizione”.

Dotto arriverà in Brasile da campione europeo della distanza: “Il titolo di vice campione mondiale conquistato cinque anni a Shanghai resta il momento migliore della mia carriera – ha sottolineato il velocista azzurro – ma anche a maggio, vincendo l’Europeo, ho aggiunto una bella pagina”. E a Rio potrebbe far bene anche in staffetta: “Dobbiamo ricordarci che la 4×200 stile è bronzo mondiale in carica. I numeri ce li abbiamo, il talento pure: i ragazzi sono forti, quest’anno c’è stato un periodo negativo ma sono convinto che a Rio faremo bene. L’Olimpiade porta comunque una atmosfera migliore, dà carica che altre competizioni non danno: anche chi non sarà al cento per cento riuscirà a dare qualcosa in più e sicuramente farà molto bene in staffetta”.

Per Dotto, di sicuro farà molto bene Federica Pellegrini: “Qui al Foro Italico ha nuotato 1’54’’, un tempo con cui l’anno scorso avrebbe stravinto il Mondiale. Lei è la nostra punta di diamante. Insieme alla coppia dei gemelli del mezzofondo, Paltrinieri e Detti che sta venendo fuori, si sta creando un personaggio, si sta staccando dall’ombra di Gregorio in modo positivo. Avremo grandi atleti per fare qualcosa di grande”.

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