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ESCLUSIVA – Roland Garros 2017, Sara Errani: “Voglio tornare in alto in classifica”

Sara Errani - Foto Antonio Fraioli

DALL’INVIATO A PARIGI

“Ho voglia di rivalsa, di rimettermi in gioco e di tornare in alto in classifica”. È una Sara Errani grintosa e determinata quella che si racconta in esclusiva ai microfoni di Sportface.it dai campi di allenamento del Roland Garros.

“Il 2016 è stato un anno durissimo – racconta l’attuale numero 91 del ranking Wta – durante il quale ho fatto tanta fatica. Mi sentivo bloccata e tutto questo si palesava nei match. La voglia di lottare è tornata, mi sento un’altra persona e un’altra giocatrice rispetto al recente passato. Ho lavorato tantissimo insieme a Michele Montalbini, Andrea Capodimonte e tutto il mio team, come forse non mai fatto in carriera, sia dal punto di vista tennistico che atletico. In allenamento sto giocando molto bene, ma in campo ho ancora qualche problema di fiducia, tensione e gestione delle emozioni. Sono in grande crescita e anche nei match ufficiali le cose, rispetto ai primi mesi della stagione, stanno andando molto meglio”.

Dopo 10 anni sei stata costretta alle qualificazioni al Roland Garros, ma paradossalmente giocare qualche match può averti fatto bene?
“Sicuramente rimanere fuori di una posizione dal tabellone principale non è stata una bella notizia ma sono riuscita, insieme al mio team, a trovare il lato positivo: ho potuto giocare tre match, entrare nel torneo e trovare un po’ di fiducia che recentemente non era ai massimi storici. Mi è mancata l’abitudine agli incontri e disputare le qualificazioni in fin dei conti è stato importante. Sono contenta perché sono riuscita ad esprimermi a un buon livello già dal primo turno del tabellone cadetto”.

Come ti senti?
“Sto bene, mi sento sempre meglio. Da febbraio a oggi sono cresciuta tanto sotto tutti gli aspetti. Fisicamente ho avuto vari problemi di varia natura, a partire da Indian Wells dove ero giunta senza forze. Sono entrata in forma con il passare delle settimane e mi sono rimessa in carreggiata”.

A Parigi hai ottenuto tanti grandi risultati, dalla finale del 2012 a semifinali e quarti delle successive tre stagioni. Quali sono le tre sfide che, chiudendo gli occhi, ti vengono in mente?
“La prima fotografia è la semifinale con la Stosur del 2012, quando sono riuscita a vincere 6-3 al terzo qualificandomi per l’ultimo atto del Roland Garros. Poi citerei due vittorie giunte sul Suzanne Lenglen: quella sulla Jankovic negli ottavi di finale del 2014 e la battaglia pazzesca portata a casa contro la Suarez Navarro l’anno precedente”.

Quest’anno, tra giornate di sole e grande caldo, come giudichi le condizioni di gioco?
“La palla salta tanto ed è ‘viva’ come piace a me. Non posso quindi lamentarmi delle condizioni di gioco a Parigi. Speriamo non piova, perché quando i campi diventano umidi e lenti, come accaduto lo scorso anno, faccio molta più fatica”.

Il tuo coach Michele Montalbini aveva raccontato a Sportface.it di come in allenamento tu stia giocando benissimo e anche il servizio sia in miglioramento…
“In allenamento sto tenendo un livello piuttosto alto ma non riesco ancora a giocare al meglio in partita, a causa di scarsa fiducia e tensione. Devo riportare nel match il tennis aggressivo che esprimo in allenamento e penso di essere sulla buona strada”.

In Fed Cup si sta creando un bel gruppo con le giovani Rosatello, Paolini e Trevisan?
“Sono ragazze fantastiche oltre che molto simpatiche. Abbiamo creato un ottimo gruppo e la vittoria su Taipei è stata una bella soddisfazione. La maglia azzurra per me è davvero molto importante e mi piace indossarla”.

È vero che saresti andata a giocare anche a Taipei, qualora avessimo disputato il match in trasferta come inizialmente previsto?
“Sì, molto probabilmente sarei andata comunque”.

Sui social network sei molto attenta a sostenere le nostre giovani tenniste, come accaduto recentemente con Camilla Rosatello su Facebook dopo una sua bella vittoria…
“Come dicevo si è creato un bel gruppo e cerco di sostenerle tutte il più possibile. Ho scritto a Camilla dopo la semifinale raggiunta a Caserta, ho disputato il doppio al Foro Italico con Martina Trevisan e qui a Parigi il primo giorno mi sono allenata con Jasmine Paolini. Cerchiamo di rendere il gruppo sempre più solido”.

Tornando al Roland Garros, l’esordio nel tabellone principale sarà contro Misaki Doi…
“È una giapponese atipica, perché non gioca piatto ma utilizza il topspin al contrario delle sue connazionali. L’ho affrontata e battuta, ma parliamo di un match disputato quattro anni fa sul veloce di Pechino, quindi fa poco testo”.

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