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Roland Garros 2017, Lorenzi: “Mai avevo giocato così bene. Tennis italiano in crescita”

Paolo Lorenzi - Foto Ray Giubilo

DALL’INVIATO A PARIGI

Era da un po’ che ci provavo, sono contento. Le ultime prestazioni non erano state un granché. Qualche partita è stata dura, qualche partita era abbordabile ma mai avevo giocato così bene“. Paolo Lorenzi parla così in conferenza stampa dopo aver ottenuto la prima vittoria al Roland Garros. Il tennista azzurro ha sconfitto il lituano Ricardas Berankis in tre set in un’ora e 47 minuti di gioco. Grande soddisfazione per il successo in una giornata davvero dimenticabile: “Oggi sono rimasto concentrato. Per vincere una partita allo Slam ci ho messo 13 match, per vincere a Parigi 6-7, le cose me le devo sudare. Manca solo Wimbledon? Eh, ma quello è il più difficile” conclude scherzando.

Dopo una serie di problemi fisici, Lorenzi è parso in grande forma: “La salute ora è piuttosto buona. Forse ho rischiato un po’ troppo andando a giocare gli ultimi tornei – ammette il tennista senese – A Budapest ho fatto bene, a Istanbul ero fra le prime quattro teste di serie anche se era difficile. Alla fine mi sono riposato, sapevo che Ginevra poteva esser un problema ma qui sono arrivato in forma“. Un commento sulla partita odierna contro Berankis: “Ho servito bene. Tutti mi hanno detto che rispondeva bene il mio avversario. Dal punto di vista del gioco, sinceramente, non ho fatto granché. Ho comunque avuto la sensazione che lui dovesse fare sempre qualcosa di difficile per rispondermi“. Nel secondo turno il senese affronterà John Isner: “Non ho mai giocato con Isner. Lo si conosce piuttosto bene ma non si può mai dire nulla“.

Tra i giovani italiani, Stefano Napolitano ha sorpreso vincendo all’esordio al Roland Garros: “Io ci ho messo diverse partite, lui immediatamente. Non credo sia fortuna, Stefano gioca benissimo a tennis. Lo dicevo anni fa quando mi allenavo tutti i giorni assieme a lui. Mi aspetto che possa entrare nei 100. Ha già vinto dei Challenger ed ora inizia a passare i turni negli Slam. Credo e spero che sia un percorso“. Oltre a Napolitano, Lorenzi ha citato altri giovani italiani che pensa possano fare il salto di qualità: “Berrettini penso che possa arrivare presto (nei 100). Abbiamo Donati e anche Gaio, tutti giocatori che possono entrare nei 100 abbastanza velocemente. Hanno tutti le qualità“.

Con gli anni che passano, Lorenzi ha acquisito grande esperienza e tanti giovani si ispirano a lui: “Io cerco tutti i giorni di migliorare qualcosa. E’ normale che ho un po’ di esperienza in più, ormai mi aspetto di tutto quando gioco. Sono contento che i ragazzi mi prendano per esempio. In 2-3 anni mi aspetto che il tennis italiano cresca. Al Roland Garros 5 son passati al secondo turno, fra un paio d’anni mi aspetto che possano essere 8-9“. Gioventù immediata o carriera allungata? Ecco il suo pensiero: “Tutti si aspettano che i giocatori crescano presto ma io credo che la carriera di un giocatore duri 10-12 anni, perciò non creo cambi tantissimo. Puoi iniziare a 20 anni per poi smettere a 32, o iniziare a 25 anni per finire a 37. Quando hai un giovane di 18-19 anni è diverso, la differenza la può fare andando nei primi 10 però non è detto che nel futuro si ripeta“.

Futuro da allenatore? Forse è troppo presto per dirlo: “Io spero di dare il mio contributo, mi piacerebbe poter aiutare i ragazzi. Allenatore individuale o federale? Questo è un po’ troppo presto per dirlo anche perché mi piacerebbe arrivare alla prossima Olimpiade come tennista“. Tra giocatore e futuro da allenatore, dunque, l’esperienza da “viaggiatore” di Lorenzi non terminerà. E la moglie sarebbe contenta? “Mia moglie sarebbe la prima a cacciarmi se dovessi rimanere troppo in casa, non mi sopporta” risponde scherzosamente.

Tornando sul tennis italiano, Diego Schwartzman sarà il prossimo avversario di Stefano Napolitano: “Sì, ho consigliato a Stefano. Cosa? Gli ho detto cosa non deve fare (ride ndr.). L’ultima volta che ci ho giocato ho fatto piuttosto fatica, gli ho detto cosa non deve fare. Magari lui che serve meglio di me riuscirà a mettergli più pressione, spero che domani ci riesca“.

In chiusura di conferenza, pronostico per il derby italiano Andreas Seppi-Fabio Fognini? “Questo non lo posso sapere. Con Fabio mi sono allenato, con Seppi no. Credo che sarà una partita difficile per entrambi” ha concluso il tennista senese.

 

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