Elezioni federali

Elezioni Figc, Andrea Abodi all’attacco: “Da Lega D e allenatori nessun confronto”

Andrea Abodi
Andrea Abodi - Foto Sportface

Ho voluto questo incontro con la Lega di Serie B, credo sia fondamentale che i due candidati possano confrontarsi. In altre realtà associative questo non è successo: non ho avuto la possibilità di parlare con i rappresentanti della Lega Dilettanti e degli allenatori”. Questo il rammarico del candidato alla presidenza della Federcalcio Andrea Abodi prima dell’incontro con la Lega di Serie B nella Sala Giunta del Coni, a Roma.

Il mancato confronto anche in Lega A? Per me non è stato un elemento di criticità, non è da lì che sono mancate le risposte. Da parte mia c’è rispetto verso una situazione di disagio: non ho avanzato alcuna richiesta alla Lega A perché c’è una gerarchia dei problemi che va rispettata e loro sono concentrati sulle questioni interne”.

Abodi ha poi ribadito che nella Lega nazionale dilettanti e nell’Associazione italiana allenatori di calcio (Aiac) ha invece “avvertito questa mancanza di confronto: abbiamo dovuto trovare un contatto individuale in qualche modo, sperando di non essere sorpresi e neanche bacchettati. Questo è un modo un po’ stravagante di essere trasparenti e liberi. Ho apprezzato moltissimo il programma di Cosimo Sibilia – ha sottolineato Abodi – In una frase parlava dell’importanza del confronto anche se aspro, ma non basta mettere le citazioni nei programmi se poi il dialogo non viene cercato nel quotidiano. Io ho un’altra concezione: chi non la pensa allo stesso modo è rispettato e ben voluto come chi la pensa come me. Spero che questo venga valutato perché rappresenta un elemento di garanzia che deve essere offerto a tutti: il nostro mondo si deve scrollare di dosso le cattive abitudini e la paura di dissentire, che nel 2017 è antistorica. Tutti devono conoscere chi votano e cosa i candidati propongono per il futuro”.

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