Editoriali

Tanti auguri a Nico Rosberg, il primo compleanno senza la Formula 1

Nico Rosberg - Foto Bruno Silverii

Da 25 anni nelle corse è stato sempre il mio sogno, il mio unico grande obiettivo, diventare campione del mondo di Formula 1. Ora che ce l’ho fatta, ho scalato la montagna e sono arrivato in cima, mi sento soddisfatto“. Queste erano le parole di Nico Rosberg lo scorso 2 dicembre 2016, dichiarazioni che lasciarono tutti i fans della Formula 1 a bocca aperta per il suo clamoroso ritiro. Oggi, 27 giugno 2017, il pilota tedesco compie 32 anni, il primo compleanno da “ex pilota”.

La sua ultima stagione, quella del 2016 che gli permise di laurearsi per la prima ed unica volta campione del mondo, Rosberg la visse in maniera tanto intensa che rimase appagato da questa straordinaria esperienza. Uno scontro con Lewis Hamilton, migliori amici ai tempi dei kart, che non permise sonni tranquilli a Toto Wolff, Niki Lauda e tutto il team Mercedes per una vera e propria “lotta interna”.

L’ANNATA 2016 – A bordo della sua W07, Rosberg nel 2016 partì forte centrando quattro vittorie nelle prime quattro gare (Australia, Bahrain, Cina e Russia). Quota piena con 100 punti in tasca ed un grosso gap costruito ai danni di un Lewis Hamilton incredulo. Alla quinta tappa, nel Gran Premio della Spagna, arriva la rottura definitiva dei rapporti fra i due compagni di squadra. A Barcellona Rosberg, con una grande partenza, difese la prima posizione ma Hamilton rovinò il tutto perdendo il controllo della macchina sull’erba, girandosi e facendo strike sul tedesco per un clamoroso doppio ritiro.

Quell’episodio diede una forte scossa all’ambiente Mercedes e Rosberg ne risentì nei successivi due Gran Premi. Nella tappa di Monte Carlo, gara anonima da parte del tedesco che concluse con un settimo posto facendosi superare addirittura nell’ultimo giro in pieno rettilineo arrivando al traguardo. Disastroso Gran Premio del Canada per via di una pericolosa battaglia ingaggiata con Max Verstappen che gli fece venire il mal di testa a seguito di frenate e cambi di direzione repentini.

Piccola svolta a Baku nella primissima edizione in Azerbaijan sotto il nome del “Gran Premio d’Europa”. La Mercedes di Nico vola, pole position e vittoria senza alcun problema mentre Hamilton soffre e con qualche errore di troppo perde nuovamente punti preziosi nella sfida per il Mondiale. L’altro episodio fatale nella rottura dei rapporti avvenne nel Gran Premio d’Austria quando nel corso dell’ultimo Hamilton riprese Rosberg in testa alla gara. Duello senza esclusione di colpi fra i due con la macchina del tedesco che venne pesantemente danneggiata arrivando al traguardo solamente quarto per via della bassa velocità a seguito dell’incidente subito (ala distrutta).

Terzo posto in Gran Bretagna, secondo posto in Ungheria e giù dal podio (4°) in Germania. Solamente il 28 agosto 2016 Rosberg tornò alla vittoria a Spa, nel Gran Premio del Belgio, riuscendo a trionfare per tre volte di fila includendo anche le tappe in Italia e a Singapore. In Malesia, a Sepang, ci fu un clamoroso duello a distanza tra fortuna e sfortuna. Ad inizio gara il tedesco rimase coinvolto in un incidente con Sebastian Vettel che lo costrinse a ripartire dalle retrovie nel tentativo della rimonta. Obiettivo parzialmente riuscito perché il terzo posto venne considerato molto più di un podio. Perché? Ecco cosa accadde a Lewis Hamilton nella seconda parte di gara…

Episodio di Sepang a parte, Rosberg tornò a vincere in Giappone per poi chiudere la stagione con quattro secondi posti di fila sempre alle spalle del compagno di squadra. Obiettivo minimo per mantenere la prima posizione nella classifica iridata nonostante qualche difficoltà di troppo riscontrata nelle ultime due tappe. In Brasile, nel proverbiale diluvio in condizioni al limite del regolamento, Rosberg si dovette difendere da uno scatenato Max Verstappen che già in passato gli aveva recato “danni” importanti. A quei tempi si attendeva un vero e proprio segnale dal tedesco che contro l’olandese utilizzò sempre estrema calma e minuziosa attenzione nei dettagli evitando manovre azzardate. Il sorpasso fu un momento emozionante da cuore in gola per il valore e per il rischio pazzesco in condizioni tutt’altro che favorevoli per una gara di Formula 1.

A Yas Marina, il 27 novembre 2016, si chiuse definitivamente il capitolo Mondiale con Rosberg che rimase di nuovo dietro gli scarichi di Hamilton. Nonostante qualche capriccio e qualche frenata di troppo del britannico, che cercava cooperazione da parte degli avversari rallentando il compagno di squadra, Nico con le unghie e con i denti difese la sua posizione. Bottino punti incrementato a quota 385 e primo titolo iridato a 31 anni dopo 2 stagioni da “vice-campione”. Ecco l’ultimo giro con la minaccia di Sebastian Vettel alle spalle…

Una festa che non verrà mai scordata dalla famiglia Rosberg che, solamente qualche giorno più tardi, annunciò il ritiro pubblicamente per mancanza di stimoli e per l’obiettivo raggiunto dopo anni di sacrifici. Il campione che si ritira all’apice della sua carriera, una favola bella da leggere sui libri ma tremendamente misteriosa e curiosa. Nel 2017 si continua a parlare del suo futuro, quasi a non volerci credere che la sua storia in F1 sia definitivamente terminata. Ci si interroga su quale stagione sarebbe stata con un Nico Rosberg in più nella pazzesca lotta fra Mercedes e Ferrari mai così vicine.

Nico ora è un ambasciatore Mercedes che non ha mai smesso di seguire la Formula 1 e che forse, infondo, coltiva la volontà di tornare a mettersi in discussione. Lui continua a tenere aggiornati tutti i suoi fans sui profili social postando, ripetutamente, foto, video e pensieri dei “throwback” del 2016. Segno che la passione non passerà mai e che forse il ritorno in Formula 1, indipendentemente da che sponda passi, sia una cosa già scrittaintanto, auguri Nico.

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