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Amatrice riabbraccia il Palazzetto dello Sport a 13 mesi dal sisma: “Crediamo nel futuro”

Palazzetto Sport Amatrice
Il Palazzetto dello Sport di Amatrice - Foto Sportface

Amatrice riabbraccia il suo Palazzetto dello Sport. Tredici mesi dopo il sisma del 24 agosto 2016, una scossa violenta costata la vita a quasi trecento persone, questa mattina il sindaco del paese laziale Sergio Pirozzi ha riaperto ufficialmente la struttura. Lo stesso impianto che, nelle ore successive a quel terribile terremoto, aveva dato rifugio a tante persone scappate dalle proprie abitazioni. La nuova forte scossa di fine ottobre aveva reso inagibile anche il Palazzetto, oggi riaperto dopo i lavori di restauro e manutenzione. “Per noi è un giorno da circoletto rosso – ha sottolineato Pirozzi – Questa struttura tornerà al servizio di una comunità che per 13 mesi non ha avuto un posto per fare sport: oggi riprende un altro pezzetto della nostra vita”.

Grazie al contributo della Fondazione Giulio Onesti, rappresentata dal presidente Franco Carraro che ha anche consegnato il Premio Onesti 2017 a Niccolò Campriani, sono stati realizzati tre macro interventi per il Palazzetto: la sostituzione della pavimentazione sportiva con una multiuso che consente di praticare più discipline (tennis, pallavolo, pallacanestro, calcio a 5); l’intero rifacimento degli spogliatoi, degli impianti idrici ed elettrici e l’acquisto degli arredi; la messa a norma delle tribune con la modifica dei parapetti, per una capienza complessiva vicina ai 500 posti a sedere. “Questo impianto è il simbolo di Amatrice – ha dichiarato il presidente del Coni Giovanni Malagò, presente all’inaugurazione insieme al segretario generale Roberto Fabbricini – il sindaco Pirozzi ci ha messo grande impegno e siamo felici di aver rispettato l’impegno e le scadenze: oggi è una di quelle giornate in cui mi sento felice e gratificato di essere il presidente del Coni”.

Alla cerimonia hanno partecipato gli olimpionici Elisa Di Francisca, Jessica Rossi, Gabriele Rossetti e Roberto Cammarelle, il presidente della Lazio Claudio Lotito, che ha origini nel paese laziale, e il ministro dello Sport Luca Lotti. ”Oggi sono venuto qui semplicemente per dire grazie – ha spiegato Lotti – Da ministro dello Sport, da uomo del governo e delle istituzioni, dico grazie alla comunità di Amatrice, perché voi siete un esempio. Questo impianto ha rappresentato una speranza in quei giorni terribili del primo terremoto e oggi è pronto per dare una nuova speranza. Noi vogliamo credere nel futuro: vogliamo fare squadra con voi, perché solo insieme possiamo vincere”.

L’importanza del lavoro di squadra è stata ribadita anche dal sindaco Pirozzi, che all’ingresso del Palazzetto ha voluto apporre la scritta Amatrice nei tre colori della bandiera italianaperché tutto il Paese ci è stato vicino sin dall’inizio”. Ma il lavoro di squadra servirà anche nei prossimi mesi, perché il paese laziale è ancora sommerso dalle macerie. “C’è ancora tanto lavoro da fare – ha ammesso Lotti – Abbiamo sempre detto di non voler spegnere i riflettori su Amatrice: giovedì partiranno i lavori per il nuovo campo sportivo, un altro piccolo pezzo, perché lo sport può fare molto per aiutare”. Al resto ci devono pensare le altre istituzioni. “Il commissario Paola De Micheli mi ha rassicurato, le risorse saranno date con priorità ai comuni che sono stati distrutti – ha sottolineato Pirozzi – Se manterremo la forza di credere nel futuro, non saremo mai sconfitti”.

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