Ciclismo

Vuelta 2016, 18ª tappa. Sprint vincente di Magnus Cort Nielsen. Quintana in roja

Uno dei pochi veri arrivi allo sprint della Vuelta a España 2016 vale alla Orica-BikeExchange la terza vittoria di tappa nella 71ª edizione della corsa spagnola; dopo Simon Yates e Jens Keukeleire, oggi tocca al ventitreenne danese Magnus Cort Nielsen regalare il successo alla sua squadra. Una splendida volata ha visto il giovane danese imporsi sul tedesco Nikias Arndt (Giant-Alpecin) e sul lussemburghese Jempy Drucker (BMC); quarto posto per Daniele Bennati (Tinkoff), che – pur non possedendo più lo spunto veloce dei giorni migliori (l’aretino compirà 36 anni il 24 di questo mese) – non ha esitato a lanciarsi nella volata.

Frazione inevitabilmente interlocutoria quella odierna, una delle poche occasioni a disposizione delle ruote veloci per cercare il successo di tappa e degli uomini di classifica per “tirare il fiato” (nei limiti del possibile) in vista delle ultime difficoltà che li attenderanno in questa Vuelta tra domani – giorno della cronometro – e sabato, quando in cima all’Alto de Aitana conosceremo il vincitore del terzo grande giro stagionale. A guidare la classifica generale – al momento – è sempre il colombiano Nairo Quintana (Movistar), forte dei 3’37” di vantaggio su Chris Froome e dei 3’57” sul connazionale Estaban Chaves (Orica-BikeExchange).

La tappa di oggi – da Requena a Gandía, nella Comunità Valenciana – è caratterizzata come spesso avviene da una fuga iniziale, che parte al km 6 dei 200,6 previsti; ne fanno parte Fumiyuki Beppu (Trek-Segafredo), Quentin Jauregui (AG2R-La Mondiale), Pierre Rolland (Cannondale-Drapac) e Mattia Cattaneo (Lampre-Merida), ai quali un paio di chilometri dopo si aggiunge anche Louis Vervaeke (Lotto-Soudal). Il gruppo controlla l’azione dei cinque uomini al comando e l’arrivo allo sprint non è mai seriamente in discussione. A 32 km dalla conclusione Cattaneo si rialza e viene presto ripreso dal gruppo; anche il destino degli altri quattro è comunque segnato: la loro azione si conclude a 11 km dalla linea d’arrivo, quando il gruppo torna compatto.

Nondimeno vi è ancora chi fa del suo meglio per scongiurare l’imminente arrivo allo sprint: nella fattispecie Jan Bakelants (AG2R-La Mondiale), che a 3 km dalla conclusione tenta in maniera coraggiosa – quanto velleitaria – ad avvantaggiarsi sul gruppo lanciato a folle andatura; ma l’azione del belga ha vita breve e tutto è ormai pronto per la volata. È la Giant-Alpecin a prendere l’iniziativa per lanciare lo sprint di Nikias Arndt, il quale nulla può tuttavia contro la progressione vincente di Cort Nielsen: il danese lo salta e conclude a braccia alzate.

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