Ciclismo

Vuelta 2016, 16ª tappa: Jempy Drucker vince allo sprint

Jempy Drucker - Foto Fliedermaus CC BY-SA 3.0

Dopo le emozioni della due giorni pirenaica, oggi alla Vuelta sono tornate di scena le ruote veloci, che non si sono lasciate sfuggire una delle poche opportunità riservate loro in questa 71ª edizione. A imporsi allo sprint in quel di Peñíscola è stato Jean-Pierre “Jempy” Drucker, trentenne lussemburghese della BMC, che ha avuto la meglio su Rudiger Selig (Bora-Argon18) e Nikias Arndt (Giant-Alpecin); solo quarto Gianni Meersman (Etixx-QuickStep), vincitore delle due precedenti volate di gruppo che avevano avuto luogo in questa Vuelta. Da segnalare l’azione da finisseur tentata dall’aretino Daniele Bennati (Tinkoff), che a 2,3 km dall’arrivo ha provato ad anticipare il gruppo, invano: è stato ripreso a 200 metri dal traguardo, quando lo sprint è stato lanciato.

A tenere banco, nella giornata odierna, è ancora la decisione presa ieri dalla giuria, che ha riammesso in corsa 93 corridori giunti sul traguardo di Sallent de Gállego con un ritardo di 53’48” dal vincitore di tappa Gianluca Brambilla, circa 25 minuti oltre il tempo massimo; un verdetto certamente discutibile, che non ha mancato di suscitare numerose polemiche. Pertanto i 93 hanno preso regolarmente il via oggi e 164 corridori sono ancora in corsa, a fronte dei soli 71 che sarebbero rimasti in caso di scrupolosa applicazione del regolamento.

 Nei primi chilometri della tappa parte una fuga che comprende sei corridori; Silvan Dillier (BMC), Sven Erik Bystrom (Katusha), Luis Angel Mate (Cofidis) e Julien Morice (Direct Energie) sono gli iniziatori dell’azione, cui si aggregano poco dopo anche Mario Costa (Lampre-Merida) e Davide Villella (Cannondale-Drapac), nativo di Magenta già più volte all’attacco in questa edizione della Vuelta. I pochi velocisti presenti non vogliono tuttavia lasciarsi scappare una delle rare occasioni quest’anno riservate loro dagli organizzatori, e il margine della fuga non supera mai i tre minuti e mezzo. L’unico gran premio della montagna di giornata – cima di terza categoria – è appannaggio di Mate, che precede Villella e Bystrom, mentre ad aggiudicarsi lo sprint intermedio è Dillier.

 Il tentativo dei sei si esaurisce a 12 km dalla linea d’arrivo, quando il gruppo tirato dal Team Sky di Chris Froome e dalla Tinkoff di Alberto Contador si riporta su di loro. A 6 km dalla conclusione sono poi le squadre dei velocisti a prendere in mano la situazione, mentre ai -2 Daniele Bennati tenta il colpo di mano, sfruttando le numerose curve e semicurve che caratterizzano il finale. Ma l’aretino non ha fortuna e viene passato ad appena 200 metri dal traguardo; Meersman, particolarmente sicuro di sé, parte lungo, ma Drucker lo salta e regala alla BMC la prima vittoria di tappa.

Invariata la classifica generale, che vede sempre Nairo Quintana (Movistar) padrone della maglia roja, con 3’37” di vantaggio su Froome e 3’57” su Esteban Chaves (Orica-BikeExchange), mentre Contador è attualmente quarto a 4’02”; primo degli italiani è Davide Formolo (Cannondale-Drapac), ottavo a 7’17”, seguito da Michele Scarponi (Astana), decimo a 7’37”. Domani il secondo e ultimo giorno di riposo, mentre mercoledì si tornerà a salire con la Castellón-Llucena di 177,5 km, che vedrà gli uomini di classifica darsi nuovamente battaglia. 

 

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