Ciclismo

Giro d’Italia 2017, i giovani più interessanti: chi vincerà la maglia bianca?

Bob Jungels al Giro 2016 - Joop van Dijk CC-BY-SA-2.0

È il trofeo più fresco del Giro d’Italia. La maglia bianca si assegna a tutti i giovani nati a partire dal 1° gennaio del 1992 e anche quest’anno sarà una sfida accesissima. I debuttanti o i quasi debuttanti che si affronteranno sulle strade del Giro d’Italia sono pronti a ritagliarsi spazi di ampia visibilità cercando di conquistare l’emblema “della freschezza, del candore e dell’ingenuità”. Parola delle note ufficiali di presentazione della maglia, che anche quest’anno sarà sponsorizzata dalla catena di supermercati Eurospin.

E anche in questo 2017 sembra essere già stata prenotata. Bob Jungels, classe 1992, vincitore già lo scorso anno di questa speciale classifica (e miglior giovane anche alla Tirreno-Adriatico del 2017) è il candidato numero uno a vestirsi di bianco sul podio di Milano. Il lussemburghese della Etixx-QuickStep è al suo secondo Giro d’Italia, dopo aver sorpreso tutti lo scorso anno, indossando per ben tre giorni la maglia rosa. Quest’anno, i bookmaker lo indicano addirittura come uno dei papabili candidati al podio finale. Cosa dettata dal suo ottimo stato di forma: dopo le brillanti prestazioni alla Corsa dei due mari, infatti, Jungels ha disputato un ottimo Giro di Romandia.

Principale avversario del lussemburghese sarà Adam Yates. Il britannico fa il suo debutto al Giro d’Italia, dopo aver alzato le braccia sulle strade di Larciano (al Gp Industria e Artigianato) e dopo aver conquistato una eccellente seconda posizione nella tappa del Terminillo alla Tirreno-Adriatico. Yates si è ben comportato anche alla Vuelta di Catalogna, dove ha ottenuto la seconda posizione nella speciale classifica destinata ai giovani. Sarà l’altro ragazzo terribile il cui nome, salvo imprevisti, sarà senz’altro nella top-10 della generale.

Per quanto riguarda gli italiani, occhi puntati su Davide Formolo (Cannondale) che l’anno scorso ha lottato con Jungels fino all’ultimo, alzando bandiera bianca solo nella terza settimana. Il veneto, che ha già ottenuto una vittoria al Giro d’Italia del 2015 (l’unico successo della sua carriera), conquistando la tappa di La Spezia, è pronto a fare il definitivo salto di qualità nel ciclismo che conta. Anche per lui il 2017 è stato incoraggiante: brillante, prima del ritiro, specialmente nelle prime tappe del Tour of the Alps, discreto anche alla Liegi-Bastogne-Liegi dove si è piazzato nelle prime 25 posizioni.

Insieme a lui, a portare alta la bandiera dei giovani azzurri ci penserà Giulio Ciccone, reduce sì da un infortunio serio, ma con tanta voglia di riprendere a correre alla grande. Vincitore, l’anno scorso, nella tappa di montagna di Sestola, il corridore della Bardiani CFS ha mostrato segnali di ripresa al Giro di Croazia. Potrà contare su un team giovane, che punta proprio sui talenti più freschi per ottenere visibilità in campo internazionale: con Vincenzo Albanese, Lorenzo Rota, Paolo Simion e Simone Andreetta, la Bardiani ha già vinto in partenza la gara per il team più giovane della centesima edizione del Giro.

Infine, c’è Valerio Conti dell’UAE. Non particolarmente brillante nella prima parte di stagione, il classe ’93 ha come miglior risultato del 2017 l’11° posto al GP di Larciano. Chissà che non ritrovi la gamba buona (la stessa che gli ha permesso di vincere, lo scorso anno, una tappa alla Vuelta di Spagna) proprio sulle strade del Giro d’Italia.

L’ALBO D’ORO DELLA MAGLIA BIANCA

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