Ciclismo

Giro d’Italia 2016, Nibali: “Sono felice, ma restiamo coi piedi per terra”

Vincenzo Nibali, Giro d'Italia 2016 - fotomenis.it

Una delle tappe più entusiasmanti degli ultimi anni ha restituito al Giro d’Italia un grande Vincenzo Nibali, autore di una fantastica vittoria e nuovamente in corsa per la maglia rosa finale, che – a una sola tappa dalla passerella finale in quel di Torino – dista appena 44”.

La dedica è per Rosario” ha detto lo Squalo dello Stretto, visibilmente commosso nel ricordare Rosario Costa, il quattordicenne dell’Asd Nibali deceduto in un tragico incidente lo scorso 14 maggio. Sulla meravigliosa pagina scritta oggi: “Voglio dedicare questa vittoria anche alla squadra, fondamentale come sempre. Perdonate lo sfogo, inevitabile dopo quanto patito in questi giorni. È stata una tappa durissima, ma sono molto felice. Il mio obiettivo oggi era restare lì coi migliori e giocare di rimessa; ma sul Colle dell’Agnello le sensazioni era buone, così quando ho visto Valverde in difficoltà ho deciso di accelerare e continuare anche in discesa. Poi Kruijswijk è caduto e abbiamo continuato io e Chaves. Dall’ammiraglia si è deciso di fermare Scarponi, che è stato fantastico come sempre, e a quel punto abbiamo tirato fino all’arrivo”. Sulla possibilità di regalare, domani, un’altra straordinaria impresa: “Voglio restare con i piedi per terra, perché domani ci aspetta una tappa ancora più insidiosa, in cui la lotta sarà serrata”.

Estaban Chaves è la nuova maglia rosa del Giro: per il giovane scalatore colombiano vi è ora la necessità di difendere il vantaggio su Nibali (attualmente inferiore al minuto) nell’ultima impegnativa frazione di questo Giro d’Italia. Sulle possibilità di concludere in trionfo domenica, Chaves afferma: “Oggi è stata davvero dura, ma avere la maglia rosa è una soddisfazione immensa, e ho il dovere di crederci”. Il colombiano ringrazia poi la squadra e riconosce la superiorità dimostrata oggi dall’avversario: “La mia squadra è stata incredibile, non posso che ringraziare Ruben Plaza per l’eccezionale lavoro svolto. Sull’ultima salita ho provato a seguire Nibali, ma oggi era nettamente il più forte”. Un pensiero anche per il rivale Steven Kruijswijk, che oggi – caduto nella discesa dal Colle dell’Agnello – ha accusato un pesante ritardo e ceduto la maglia rosa proprio al “Colibrì”: “Dispiace per lui, ma in discesa si andava a tutta, gli errori ci stanno”.

SportFace