Serie A

Atalanta-Roma 0-1, Di Francesco: “Voglio una squadra corta: oggi l’ho vista tranne nel finale”

Eusebio Di Francesco - Sassuolo 2015/2016 - fotomenis.it

Buona la prima per la Roma di Eusebio Di Francesco che espugna l’Atleti Azzurri d’Italia con una vittoria di misura sull’Atalanta per 1-0 grazie al gol di Kolarov su punizione. Un successo su un campo storicamente ostico e il tecnico giallorosso ha voluto sottolineare questo aspetto: “Stadio difficilissimo per tutte, abbiamo vinto in pochi e la stessa Roma ci ha perso lo scorso anno. Dovevamo essere più bravi negli ultimi venti minuti, nel palleggio ma la condizione non è ancora al meglio ma il fatto di non aver preso gol è buono. La squadra aveva il desiderio di portare a casa i tre punti, ma quando le squadre avanti vincono così parliamo di vittorie sporche quindi va bene così“. 

Una gara vissuta con grande animo dall’ex Sassuolo che ha distrutto un seggiolino della panchina con un calcio. “Meglio che non mi fai vedere il video – ha scherzato Di Francesco spiegando le ragioni del gesto  – Non si può battere una punizione e darla al loro portiere per farli ripartire. Ci vuole malizia, noi ce l’abbiamo, abbiamo giocatori importanti e fa la differenza tenere palla. Non siamo stati bravi negli ultimi venti minuti e hanno avuto un’occasione nel finale“.

La squadra ha difeso abbastanza bene – ha aggiunto – ci hanno creato difficoltà sui nostri errori. Non mi è piaciuta la poca qualità nello sviluppo della manovra, troppi errori tecnici. Ci sono state tante occasioni in cui potevamo sfruttare la palla. Sono sereno, oggi sono più bravo a difendere che attaccare, mettiamola così”.

Poi la conclusione: “Nel precampionato abbiamo fatto ottime cose, nell’ultima partita abbiamo fatto malissimo. E’ cambiato allenatore, cerco di portare le mie idee, dobbiamo migliorare. Cerco una squadra corta, lo abbiamo fatto tranne negli ultimi 20 minuti. Vi posso assicurare che questo stadio crea molto difficoltà negli ultimi minuti. Quando giochi a 4 la cosa più importante è l’orientamento. Manolas e Juan Jesus hanno orientato molto bene, oggi ho visto una squadra corta in tutte le situazioni e con la capacità di soffrire. Scetticismo? Non sono rimasto deluso, ho una grande forza interiore e mi auguro che la mia squadra la possa avere.

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