Calcio

Serie A 2017-18, Lazio-Spal 0-0: le pagelle

Luis Alberto Lazio 2017
Luis Alberto - Foto Antonio Fraioli

Termina 0-0 l’esordio in Serie A e allo stadio Olimpico della Lazio, fermata dalla Spal in una gara a reti bianche. La squadra ferrarese, al ritorno nel massimo campionato dopo 49 anni, alza un muro invalicabile e tiene botta ai biancocelesti freschi – e forse ancora ubriachi – di Supercoppa. Ecco i voti del match nelle pagelle di Sportface.it

LAZIO (3-5-2)

Strakosha 6
Mai impegnato per tutto il primo tempo. Lo stesso vale nella ripresa.

Wallace 6
Conferma la propria crescita esponenziale, ormai è un centrale di sicuro affidamento. Contro la Spal non deve affaticarsi troppo.

de Vrij 6
Provvidenziale quando spazza sopra la traversa, graziando la Lazio sul tentativo di Schiattarella. Gara di ordinaria amministrazione, con un colpo di testa a sfiorare la rete.

Radu 6
La catena di sinistra, in tandem con Lulic, funziona bene. Il terzino si incarica anche di spingere parecchio sulla fascia, servendo il bosniaco sul fondo.

Basta 6.5
Un treno sulla corsia destra, dalle sue accelerate sul fondo nascono sempre buoni cross al centro. Sembra aver ritrovato la giusta brillantezza. (Dal 67′ Marusic 6: non è velocissimo, ma ha un fisico possente per vincere i contrasti e buttarla in area).

Parolo 5
Sembra un po’ appannato, tra passaggi sbagliati e palle perse. Manca in lucidità, non dà il solito apporto di qualità e quantità a centrocampo.

Luis Alberto 6.5
La riscoperta duttilità dello spagnolo, lo piazza a sostituire Leiva in cabina di regia. Si rivela un tuttocampista: fa partire la manovra, cerca l’inserimento, tenta la conclusione in porta, si incarica dei calci piazzati con buon tiro. All’occasione fa il trequartista e la seconda punta.

Milinkovic-Savic 6
Sa di essere forte e qualche volta si concede leziosismi di troppo. Ma il serbo è sempre al centro dell’azione offensiva, in due occasioni nel primo tempo sfiora la rete. Nel secondo è vicino a timbrare il cartellino più e più volte senza successo.

Lulic 5.5
Immancabile l’apporto del capitano nella ricerca del fondo e dell’assist in mezzo. Si sacrifica senza risparmiarsi, ripiegando in fase difensiva e aiutando il centrocampo. Ma è fin troppo disordinato, impreciso, inconcludente. (Dal 85′ Caicedo s.v.: esordio in Serie A per il nuovo attaccante della Lazio)

Immobile 5.5
Da incorniciare lo stop di suola e il destro al volo, peccato aver trovato Gomis a strozzare la gioia del gol. Più cattivo sarebbe stato meglio: sui piedi dell’attaccante capitano tante di quelle occasioni, che almeno una l’avrebbe dovuta spedire in porta.

Palombi 5.5
Complice Keita desaparecito e Felipe Anderson infortunato, l’ex Primavera esordisce in Serie A. Non si mette in luce, fa davvero poco o nulla. (Dal 67′ Lukaku 6: non ha lo stesso impatto decisivo della Supercoppa, ma la strapotenza fisica e la velocità in corsa danno una mano).

All. Inzaghi 6
L’entusiasmo della Supercoppa forse ha frenato la Lazio. Il modulo è il solito, gli uomini pure. Manca però la giusta cattiveria per battere la neopromossa Spal.

SPAL (3-5-2)

Gomis 7
Il migliore in campo, tutte le iniziative biancocelesti sbattono sui suoi guantoni: prima mura Immobile, poi alza sopra la traversa la punizione di Luis Alberto, ripetendosi ancora sull’attaccante napoletano in un paio di occasioni.

Oikonomou 6.5
Comanda il fortino, fa a sportellate con Immobile e riesce a portare a termine la propria missione: la porta estense rimane inviolata anche grazie a lui. (Dal 55′ Cremonesi 6: sostituisce il compagno di reparto senza farlo rimpiangere. Nei minuti finali alza il muro).

Vicari 6.5
Compone il terzetto difensivo insieme a Oikonomou e Vaisanen. Il suo compito è quello di limitare il più possibile le scorribande biancocelesti, non concendendo spazio a Immobile e Palombi. Ci riesce in parte, dove non arriva lui ci pensano i compagni.

Vaisanen 6.5
Il roccioso difensore della Spal cerca di limitare gli avanti laziali con il fisico e, quando serve, con le maniere forti. Cerca di farsi notare in area di rigore avversaria svettando di testa, e per poco non va vicino al gol.

Lazzari 6
Prova a far valere la propria velocità, ma finisce per sbattere spesso contro i centrocampisti laziali. (Dall’88’ Mattiello s.v.).

Schiattarella 6.5
Uno dei più propositivi in fase offensiva: con la sua tecnica riesce a mettere in apprensione la difesa laziale. Alla mezzora del primo tempo cerca la gloria personale, solo la deviazione di de Vrij gli nega la gioia del gol.

Viviani 6
Spaventa l’Olimpico a inizio partita, quando il suo destro sibila vicino al palo della porta difesa da Strakosha. E’ l’unico guizzo con cui si fa vedere in avanti, per il resto si dedica ai compiti di copertura che gli assegna l’allenatore.

Mora 6
Grinta e dinamismo al servizio di mister Semplici: il centrocampo è suo, non tira mai indietro la gamba. Non sempre riesce ad impostare alla perfezione, ma non può essere questa la partita giusta per giocate di fino.

Costa 6
Gli estensi si dedicano principalmente a mantenere il risultato, facendosi vedere raramente in avanti. Lui cerca spesso di farsi servire dai compagni, ma non è la partita giusta per mostrare le proprie doti offensive.

Paloschi 5
Pochi i palloni giocabili che arrivano dalle sue parti, ma l’ex Atalanta non fa molto per metersi in mostra. (Dal 62′ Borriello 5.5: entra per far rifiatare la manovra, ma gli arrembaggi laziali lo costringono a fare da spettatore non pagante).

Floccari 5
Torna all’Olimpico da ex, ma il gol non arriva: troppo isolato in avanti, cerca di arretrare il proprio baricentro pur di farsi dare il pallone, ma senza fortuna.

All. Semplici 6.5
Alla prima in Serie A dimostra di sapere il fatto suo: non cerca di stupire puntando a un punto che, per la sua squadra, vale oro.

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