Coppa Italia

Torino, Sinisa Mihajlovic: “Ci siamo suicidati, brutto uscire così”

Sinisa Mihajlovic - Milan 2015/2016 - fotomenis.it

L’allenatore del Torino Sinisa Mihajlovic non nasconde la delusione per l’eliminazione in Coppa Italia contro il Milan. “Possiamo solo recitare il mea culpa, ci siamo suicidati. E’ brutto uscire così dalla Coppa – dice l’allenatore granata ai microfoni di Rai Sport -. Ci tenevamo molto, abbiamo dominato nel primo tempo e dovevamo chiuderla, ma nella ripresa ci è venuto il braccino corto, siamo stati troppo bassi e abbiamo preso due gol. Poi abbiamo ricominciato a giocare ma era tardi. Peccato, quest’anno abbiamo perso due volte con il Milan non meritando, ma dobbiamo fare i complimenti a loro e prendercela con noi stessi”.

Serviva passare il turno, ci tenevamo molto – continua Mihajlovic -. In tre minuti abbiamo rovinato quanto di buono avevamo fatto in precedenza. Nell’intervallo avevo detto che non dovevamo abbassarci perché prima o poi il gol lo avremmo preso, ma ci è mancata la personalità. Ci hanno pressato, ci hanno fatto male in quei 10 minuti, andando sotto abbiamo ripreso a giocare, poi Donnarumma in due situazioni ha salvato il risultato. E’ brutto perdere così, speriamo ci serva da lezione per lunedì, perché dobbiamo affrontarli di nuovo e non dobbiamo fare di nuovo gli stessi errori, non dobbiamo pensare al risultato, ma dobbiamo giocare per 90′“.

Secondo il tecnico serbo, ex di turno, “se vediamo la partita di oggi a questo Torino manca un po’ di personalità, il saper gestire le gare, non pensare che quando vinci a San Siro giocando come nel primo tempo, devi abbassarti; non è stato un problema fisico, perché dopo il 2-1 abbiamo ricominciato a giocare. Quindi è un problema di testa, che mi rendo conto sia molto difficile da cambiare. Si può fare con giocatori di personalità, che sanno in certi momenti cosa devono fare“.

Iturbe è piaciuto a Mihajlovic: “Non è ancora entrato negli schemi, ma dobbiamo dargli tempo, deve ritrovare la voglia di sentirsi importante senza sentirsi sotto processo dopo ogni partita. Sono contento di quello che ha fatto finché ha potuto, quando entrerà negli schemi – conclude – ci potrà dare una grossa mano”.

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