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Basket, NBA: Westbrook non si ferma più, Warriors e Cavs tornano al successo

Russell Westbrook - Foto Erik Drost - CC-BY-2.0

Solamente cinque le gare NBA giocate questo martedì notte, ma i motivi di interesse non mancano. La serata incomincia a Cleveland, dove i Cavaliers vogliono offrire ai propri tifosi una prova convincente dopo alcune prestazioni altalenanti. Contro gli avversari di turno Detroit Pistons, i campioni in carica partono forte, anzi fortissimo – 44 punti segnati nel solo primo quarto, 74 a metà gara – e dominano una sfida a senso unico. Un Kyrie Irving al suo meglio realizza 26 punti, mentre LeBron James confeziona la decima tripla doppia della sua stagione – nonché cinquantaduesima in carriera – con 16 punti, 11 rimbalzi e 12 assist. Il tutto nei primi tre quarti di gioco, perché in quello conclusivo il risultato è di fatto già acquisito e le due stelle possono accomodarsi in panchina, in attesa delle sfide che verranno.

I Cleveland Cavaliers continuano a guidare la graduatoria della Eastern Conference, sul cui fondo si trovano invece in pianta stabile i Brooklyn Nets. Nella serata newyorkese questi ultimi ricevono al Barclays Center gli Oklahoma City Thunder di Russell Westbrook, possibile MVP di questa regular season. I padroni di casa tengono testa agli avversari per i primi due quarti, salvo poi arrendersi allo strapotere della point guard in maglia numero 0; Westbrook realizza infatti la sua trentatreesima tripla doppia stagionale, avvicinandosi sempre più al record detenuto da Oscar Robertson (che ne totalizzò 41 nel corso della stagione 1961-62). 25 punti, 12 rimbalzi e 19 assist sono i numeri della serata di Westbrook, contro il quale non bastano ai Nets i 25 punti di Brook Lopez e i 24 di Jeremy Lin. I Thunder centrano così la terza vittoria consecutiva e la loro partecipazione ai playoff certo non è in discussione al momento.

Gara dall’esito più incerto è quella del Madison Square Garden tra Indiana Pacers e New York Knicks. Gli ospiti partono forte e si trovano apparentemente in controllo alla fine del primo tempo (che li vede sopra di dieci lunghezze); ma nel terzo periodo i Knicks reagiscono e in quello conclusivo riescono a compiere il decisivo sorpasso che dà loro la vittoria. Non sono sufficienti per i Pacers la doppia doppia da 22 punti e 10 rimbalzi di Paul George e quella da 17 e 12 di Myles Turner, quando per New York Carmelo Anthony ne mette 22+13 e Willy Hernangomez ne aggiunge 13+16 (in uscita dalla panchina). Indiana rimane comunque in zona playoff, ma ogni sconfitta a questo punto della stagione può pesare; soprattutto lì a Est, dove l’attuale sesto posto dei Pacers e il decimo dei Miami Heat sono separati da appena due gare.

Chi verosimilmente non raggiungerà i playoff in questa stagione (ma può comunque sorridere pensando alle prossime) è New Orleans. La convivenza tra i due ex Kentucky – Anthony Davis e DeMarcus Cousins – inizia a dare i suoi frutti, e in serata i Pelicans superano agevolmente i Portland Trail Blazers; Cousins è il miglior realizzatore dei suoi con 22 punti e 9 rimbalzi, mentre Davis confeziona una doppia doppia da 15+15. I Blazers – sconfitti nonostante un Damian Lillard da 29 punti – vedono allontanarsi pericolosamente l’ottava posizione attualmente occupata dai Denver Nuggets nella classifica della Western Conference.

La serata si conclude sulla Baia di San Francisco-Oakland, dove i Golden State Warriors ospitano i Philadelphia 76ers in trasferta a Ovest. Già nel primo tempo i Sixers danno non poco filo da torcere ai Warriors reduci da tre sconfitte consecutive (come non accadeva loro da anni) e vanno a riposo sopra di uno. Nel terzo quarto poi le cose sembrano precipitare per i padroni di casa, i quali subiscono il tipo di parziale che in altre occasioni erano soliti infliggere agli avversari. Ma nel quarto periodo i Warriors hanno una reazione d’orgoglio e si riportano avanti dopo essere stati sotto di 16 lunghezze; un finale particolarmente convulso li vede uscire vincitori di misura. I Sixers devono arrendersi nonostante un Dario Saric da 25 punti, 7 rimbalzi e 6 assist. Boccata d’ossigeno per Golden State, che – senza Kevin Durant – vince trascinata dai soliti Steph Curry (con 29 punti a referto nel giorno del suo 29esimo compleanno), Klay Thompson (che ne aggiunge 28) e Draymond Green (autore di una prestazione solidissima da 20 punti, 8 rimbalzi, 8 assist e 6 stoppate e 4 rubate).

I RISULTATI DELLA NOTTE

Cleveland Cavaliers – Detroit Pistons 128-96
Brooklyn Nets – Oklahoma City Thunder 104-122
New York Knicks – Indiana Pacers 87-81
New Orleans Pelicans – Portland Trail Blazers 100-77
Golden State Warriors – Philadelphia 76ers 106-104

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