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Basket, NBA: vincono Warriors e Rockets. Cadono Spurs e Cavs

Dwight Howard e James Harden - Houston Rockets - Official Facebook Page

All’apparenza, un normale martedì di metà gennaio per la regular season NBA; solamente all’apparenza, perché le nove gare disputate nella notte regalano innumerevoli sorprese. La serata incomincia nella Capitale, dove i Chicago Bulls sono impegnati in back-to-back contro gli Washington Wizards. Dovendo fare a meno di Jimmy Butler e Dwyane Wade, per l’occasione Fred Hoiberg rispolvera Rajon Rondo dopo un mese di assenza, in una serata in cui i Bulls danno non poco filo da torcere agli Wizards; i padroni di casa partono forte, ma il secondo parziale è per gli ospiti, che vanno in fuga e rimangono avanti per gran parte della gara. Washington torna sopra sul finire del terzo quarto, e da lì in poi la sfida si gioca punto a punto: a decidere la contesa, sul 99 pari, è John Wall, che con il canestro del sorpasso corona la sua prestazione da 26 punti e 14 assist; gli “dei del basket” non accolgono l’ultima preghiera di Doug McDermott, e a vincere sono gli Wizards.

La serata nella Eastern Conference presenta un ricco menù, la cui portata principale è servita all’Air Canada Centre; è di scena lì la sfida tra Toronto Raptors e Boston Celtics, rispettivamente seconda e terza forza dell’Est. Anche in questo caso, dopo un inizio favorevole dei padroni di casa, a prendere il largo sono gli ospiti, che sembrano poter controllare il risultato in virtù della doppia cifra abbondante di vantaggio. Così non sarà, perché un indemoniato DeMar DeRozan da 41 punti e 14 rimbalzi guida la rimonta dei Raptors, che respingono l’assalto dei Celtics al secondo posto nella classifica di conference; Boston è sconfitta nonostante i 27 punti e 7 assist di Isaiah Thomas. Altra sfida tutta eastern è quella che al Barclays Center vede contrapposti i Brooklyn Nets e gli Atlanta Hawks; qui nessuna sorpresa: contro la peggior squadra della lega, gli Hawks dominano la gara dall’inizio alla fine e conquistano la loro settima vittoria consecutiva, grazie soprattutto alle doppie doppie di Dennis Schroder (19 punti e 10 assist) e Dwight Howard (14 punti e 16 rimbalzi). I 20 punti di Brook Lopez non bastano ai Nets per evitare il settimo KO consecutivo.

Chi non smette più di vincere sono gli Houston Rockets, che contro gli Charlotte Hornets centrano il nono successo di fila, trentunesimo in una regular season fin qui superlativa per loro. L’arrivo di Mike D’Antoni sulla panchina dei “Razzi” ha prodotto risultati stupefacenti quanto insperati, consacrando definitivamente lo straordinario talento di James Harden. Contro gli Hornets, “The Beard” confeziona la sua undicesima tripla doppia stagionale, mettendo a referto 40 punti, 15 rimbalzi e 10 assist. La gara – apparentemente in discesa per i Rockets sopra di venti all’intervallo – non manca comunque di riservare grandi emozioni nel finale, quando Charlotte completa un’incredibile rimonta portandosi avanti di uno; dopo il successivo timeout, tuttavia, Houston si scrolla di dosso la paura e chiude la pratica. Privi di Nicolas Batum, i “Calabroni” sono costretti ad arrendersi nonostante un ottimo Kemba Walker da 25 punti e 10 assist; anche Marco Belinelli offre un’ulteriore grande prova, con 15 punti e 6 assist in ventotto minuti di gioco. I Rockets rimangono la terza forza dell’Ovest e dell’intera lega, mentre gli Hornets scivolano all’ottavo posto nella graduatoria della Eastern Conference.

Le maggiori sorprese della serata arrivano da San Antonio (Texas) e da Salt Lake City (Utah). All’AT&T Center, gli Spurs di Greg Popovich sono sconfitti nel finale dai Milwaukee Bucks di Jason Kidd, nonostante un superlativo Kawhi Leonard da 30 punti e 7 rimbalzi; gli ospiti, per contro, non possono disporre del miglior Giannis Antetokounmpo (che gioca appena nove minuti senza mettere punti a referto), ma sono trascinati da Jabari Parker (con 22 punti e 7 rimbalzi), Michael Beasley (28 dalla panchina) e dal rookie Malcolm Brogdon (17, 6 rimbalzi e 6 assist), autore dei punti decisivi. Sul Lago Salato, invece, arriva una battuta d’arresto per i Cleveland Cavaliers; impegnati nel loro tour a Ovest, i campioni in carica cedono al cospetto dei solidi Utah Jazz, la cui via per l’agognato ritorno ai playoff è sempre più in discesa. A guidare i padroni di casa è – come di consueto – Gordon Hayward con 28 punti e 9 rimbalzi, ma l’intero quintetto a disposizione di coach Quin Snyder va in doppia cifra; questa volta ai Cavs non bastano i 29 punti (conditi da 6 rimbalzi, 5 assist e 4 palle rubate) di LeBron James e i 20 di Kyrie Irving.

La serata si conclude ancora una volta sulla West Coast. Allo Staples Center si registra la debacle dei Los Angeles Lakers innanzi ai Portland Trail Blazers; dopo un primo tempo di sostanziale equilibrio che li vede avanti di due lunghezze, nel secondo i gialloviola affondano inesorabilmente e si arrendono alla squadra di Terry Stotts, che ha in CJ McCollum il miglior realizzatore della serata (25 i punti a referto per il “Most Improved Player” della passata stagione). Alla Oracle Arena, invece, i Golden State Warriors concedono il primo tempo ai Miami Heat, prima di archiviare la pratica nella seconda frazione (pur senza scrollarsi mai realmente di dosso gli avversari). Steve Kerr tiene a riposo Klay Thompson, ma Golden State può comunque disporre di Kevin Durant, che chiude con 28 punti e 8 rimbalzi, e Steph Curry; recentemente eletto miglior giocatore della settimana per la Western Conference, l’MVP delle ultime due stagioni non va lontano dalla tripla doppia, segnando 24 punti, 8 rimbalzi e 9 assist. Non è sufficiente per Miami un Hassan Whiteside da 28 punti e 20 rimbalzi.

Dulcis in fundo, al nuovissimo Golden 1 Center, i Sacramento Kings offrono un’ennesima prestazione dai risvolti rocamboleschi; in svantaggio per tre quarti abbondanti della gara contro i Detroit Pistons, i Kings sono protagonisti nel finale di una notevole rimonta, che consente loro di tornare a vincere e rimanere agganciati al treno per i playoff della Western Conference. Il migliore è ancora una volta DeMarcus Cousins, che chiude con una doppia doppia da 24 punti e 13 rimbalzi (oltre a un ragguardevole quattro su cinque dall’arco).

I RISULTATI DELLA NOTTE

Washington Wizards – Chicago Bulls 101-99
Toronto Raptors – Boston Celtics 114-106
Brooklyn Nets – Atlanta Hawks 117-97
Houston Rockets – Charlotte Hornets 121-114
San Antonio Spurs – Milwaukee Bucks 107-109
Utah Jazz – Cleveland Cavaliers 100-92
Los Angeles Lakers – Portland Trail Blazers 87-108
Golden State Warriors – Miami Heat 107-95
Sacramento Kings – Detroit Pistons 100-94

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