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Basket, NBA: super Jimmy Butler a Chicago. Vincono Cleveland e Golden State

Stephen Curry dei Golden State Warriors - Foto Keith Allison - CC BY-SA 2.0

Sono otto le gare NBA giocate nel lunedì notte. Tornano in campo i campioni in carica dei Cleveland Cavaliers, che alla Quicken Loans Arena ricevono i New Orleans Pelicans; i Cavs devono fare ancora a meno di Kyrie Irving (oltre che del “lungodegente” JR Smith) e la gara non si rivela esattamente una passeggiata per loro. I Pelicans partono bene e comandano al termine del primo quarto, per poi subire nel secondo la rimonta dei padroni di casa, che chiudono il primo tempo sopra di un punto; ma la squadra allenata da Alvin Gentry non demorde e torna avanti nella terza frazione. Nel quarto conclusivo, tuttavia, LeBron James prende per mano i suoi e a vincere è la squadra allenata da Tyron Lue. Il Re è top scorer di serata con 26 punti, cui si aggiungono 7 rimbalzi e 6 assist a referto; un contributo importante arriva da Kevin Love (12 punti e 11 rimbalzi), ma soprattutto dalla panchina dei Cavs: 14 punti per Channing Frye, 12 (con 12 rimbalzi) per Richard Jefferson e altrettanti per Kay Felder. I Pelicans sono sconfitti nonostante la doppia doppia da 20 punti e 17 rimbalzi di Anthony Davis e quella da 11 e 13 assist di Jrue Holiday. Cleveland continua a comandare a Est.

Contemporaneamente scendono in campo, al Bradley Center, i Milwaukee Bucks e gli Oklahoma City Thunder; questi ultimi comandano la gara per tutto il primo tempo, ma nel secondo i Bucks rimontano e, messa la testa avanti, riescono a vincere di misura. A guidare Milwaukee è il solito Giannis Antetokounmpo da 26 punti, 10 rimbalzi e 5 assist; questa volta non bastano a OKC i 30 punti, 7 rimbalzi e 6 assist di Russell Westbrook. Continua il momento positivo degli Utah Jazz, che vincono in casa dei Brooklyn Nets e si confermano al quarto posto nella classifica provvisoria della Western Conference; i Jazz si impongono soprattutto grazie ai 30 punti di Gordon Hayward e alla doppia doppia da 15 punti e 16 rimbalzi di un torreggiante Rudy Gobert. Un risultato alquanto sorprendente arriva invece dal Madison Square Garden, dove i New York Knicks (privi di Kristaps Porzingis) sono battuti dagli Orlando Magic in una gara a senso unico; miglior realizzatore della serata è – per Orlando – il redivivo Jodie Meeks con 23 punti a referto, cui si aggiungono i 22 di Aaron Gordon e Serge Ibaka.

Allo United Center i Chicago Bulls ospitano gli Charlotte Hornets per una gara che, vista la delicata situazione di classifica della Eastern Conference, può valere un posto ai playoff. I Bulls sono senza Dwyane Wade (infortunato) e Rajon Rondo (ormai ai margini del progetto e probabile partente), ma a guidarli ci pensa un immenso Jimmy Butler: il prodotto di Marquette sfodera una prestazione da 52 punti, 12 rimbalzi e 6 assist, con cui regala ai suoi la vittoria; non sono sufficienti infatti per Charlotte i 34 punti e 11 rimbalzi del sempre ottimo Kemba Walker. Altra gara piuttosto combattuta è quella del Toyota Center tra gli Washington Wizards e gli Houston Rockets; i texani faticano non poco contro una delle squadre attualmente più in forma e si trovano sotto per tutto il primo tempo, chiuso a -12. Tuttavia, con un parziale di 37-17 nel solo terzo quarto, i Rockets reindirizzano la sfida e conquistano la quinta vittoria consecutiva, confermandosi la terza forza dell’Ovest e la quarta dell’intera lega; ci riescono in primis grazie ai 31 punti di Eric Gordon e alla nuova tripla doppia di James Harden: dopo l’inarrivabile 53-16-17 con cui due giorni fa aveva steso i Knicks, questa volta “The Beard” si limita a 23 punti, 10 rimbalzi e 10 assist. Non bastano agli Wizards i 27 punti del rientrante Bradley Beal e la doppia doppia da 18 e 12 assist di John Wall.

La serata si conclude come sempre sulla West Coast. Allo Staples Center di Los Angeles è di scena la sfida tra i Clippers e i Phoenix Suns; la squadra di Doc Rivers – che deve ancora fare a meno di Chris Paul e Blake Griffin – torna a vincere, interrompendo una striscia di sei sconfitte consecutive che l’aveva vista precipitare nella classifica della Western Conference. Contro i Suns, a guidare i Clippers è JJ Redick, che mette a referto 22 punti, mentre DeAndre Jordan è dominante a rimbalzo catturandone 19; non bastano a Phoenix i 24 punti di TJ Warren e i 22 (con 9 assist e 8 rimbalzi) di Eric Bledsoe. Alla Oracle Arena di Oakland, infine, i Denver Nuggets fanno visita ai Golden State Warriors e tengono loro botta per gran parte della gara, prima di arrendersi all’indiscussa superiorità dei californiani. Tra le fila dei Warriors si registrano i 25 punti di Klay Thompson, i 22 di Steph Curry, i 21 di Kevin Durant e i 15 di un Draymond Green che, con 13 assist e 10 rimbalzi, confeziona la sua seconda tripla doppia stagionale (nonché sedicesima in carriera); migliore dei Nuggets è invece Nikola Jokic, in doppia doppia da 21 punti e 13 rimbalzi, mentre Danilo Gallinari chiude con 19 punti, 8 rimbalzi e 4 assist. La squadra di Steve Kerr coglie la trentesima vittoria in stagione e si conferma in vetta alla graduatoria della Western Conference e dell’intera lega.

I risultati della notte

Milwaukee Bucks – Oklahoma City Thunder 98-94

Cleveland Cavaliers – New Orleans Pelicans 90-82

Brooklyn Nets – Utah Jazz 89-101

New York Knicks – Orlando Magic 103-115

Chicago Bulls – Charlotte Hornets 118-111

Houston Rockets – Washington Wizards 101-91

Golden State Warriors – Denver Nuggets 127-119

LA Clippers – Phoenix Suns 109-98

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