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Basket, NBA: ciclone Rockets sui Clippers. Ok Warriors, Spurs e Celtics

James Harden - Foto Keith Allison CC BY-SA 2.0

L’ultimo venerdì dell’anno vede scendere in campo venti delle trenta squadre NBA, per dieci gare (più o meno) appassionanti. La serata incomincia alla Bankers Life Fieldhouse di Indianapolis, dove Indiana Pacers e Chicago Bulls – avversarie per un posto ai playoff della Eastern Conference – si incontrano per la quarta e ultima volta nella regular season; e anche in quest’occasione, come nelle precedenti tre, ad aggiudicarsi il confronto è la squadra che gioca in casa. I Pacers partono forte e conquistano immediatamente il vantaggio, che mantengono per gran parte della gara senza che i Bulls riescano a ricucire. La squadra di Fred Hoiberg torna sotto nel secondo tempo, acciuffando anche il provvisorio pareggio, prima di arrendersi definitivamente a Paul George e compagni. “PG-13” è autore di un game high da 32 punti, alcuni dei quali ispirati dai 17 assist di Jeff Teague; il migliore dei Bulls è invece il solito Jimmy Butler, ma i suoi 25 non bastano a Chicago.

Sempre a Est, continua il momento positivo dei Washington Wizards, che contro i Brooklyn Nets trovano la settima vittoria nelle ultime dieci uscite; senza Bradley Beal, a guidare i capitolini pensano comunque John Wall e Marcin Gortat, con le rispettive doppie doppie (da 19 punti e 14 assist per la point guard, da 19 punti e 13 rimbalzi per il centro). Al TD Garden di Boston, i Celtics superano di misura i Miami Heat grazie a uno strepitoso Isaiah Thomas: il “Piccolo grande uomo” realizza un career high da 52 punti, 29 dei quali nel solo quarto periodo (record di franchigia), iscrivendosi all’ampio libro dei record dei Boston Celtics; non male per qualcuno che fu scelto alla posizione numero 60 del Draft. Altra sfida tutta Eastern è quella della Philips Arena tra Detroit Pistons e Atlanta Hawks, che vede prevalere questi ultimi grazie soprattutto ai 26 punti di Paul Millsap.

Spostandoci a Ovest, i New Orleans Pelicans battono i New York Knicks (in trasferta dall’Est), guidati dai soliti Anthony Davis – in doppia doppia 23 punti e 18 rimbalzi – e Jrue Holiday (12 punti e 11 rimbalzi); i Knicks si arrendono nonostante i 26 punti con 13 rimbalzi di Carmelo Anthony e i 21 con 12 di Kristaps Porzingis. Ma l’incontro più atteso della serata è quello tutto Western tra gli Houston Rockets e gli LA Clippers: senza Chris Paul e Blake Griffin, arriva la quinta sconfitta consecutiva per i losangelini, annichiliti dalla tripla doppia da 30 punti, 13 rimbalzi e 10 assist di James Harden, cui si aggiungono i 29 di Montrezl Harrell in uscita dalla panchina. Il trio di “ragazzini terribili” composto da Karl-Anthony Towns (18 punti e 16 rimbalzi), Andrew Wiggins (31 punti e 6 assist) e Zach Lavine (24 punti) trascina invece i Minnesota T’Wolves alla vittoria casalinga contro i Milwaukee Bucks di un’altra giovane star, Giannis Antetokounmpo (la cui prestazione è da 25 punti, 7 rimbalzi e 5 assist).

Gara non in discesa – a dispetto del punteggio conclusivo – per i San Antonio Spurs, che all’AT&T Center ospitano i Portland Trail Blazers; questi ultimi sono ancora privi del loro “frontman” Damian Lillard, ma conducono la gara per gran parte del suo svolgimento, prima di arrendersi – nell’ultima parte del terzo quarto – alla superiorità degli Spurs (peraltro privi anch’essi della loro stella più splendente, Kawhi Leonard). Il game high della serata appartiene a CJ McCollum con 29 punti, mentre il miglior realizzatore per i texani è l’inatteso Jonathon Simmons, con 19 punti in uscita dalla panchina. Battono un colpo anche i Philadelphia 76ers, che – guidati dai 23 punti, 6 rimbalzi e 5 assist di Joel Embiid – in serata sconfiggono a domicilio i Denver Nuggets; i Sixers sono avanti per quasi tutta la gara, e la rimonta dei padroni di casa – cui non bastano i 18 punti e 5 rimbalzi di Danilo Gallinari e nemmeno i 25 con 7 di Nikola Jokic – si rivela tardiva.

Dulcis in fundo, alla Oracle Arena di Oakland – California, i Golden State Warriors superano con disinvoltura la prova Dallas Mavericks. Dopo un primo quarto che vede le due squadre costantemente punto a punto, i californiani ingranano la marcia, e la ventinovesima W stagionale è per loro una formalità, grazie soprattutto ai 29 punti di Klay Thompson e l’ottava tripla doppia nella carriera di Kevin Durant (da 19 punti, 11 rimbalzi e 10 assist). I Mavs si arrendono nonostante i 25 punti dell’ex Harrison Barnes.

Tutti i risultati della notte:
Indiana Pacers – Chicago Bulls 111-101
Washington Wizards – Brooklyn Nets 118-95
Boston Celtics – Miami Heat 117-114
New Orleans Pelicans – New York Knicks 104-92
Houston Rockets – LA Clippers 140-116
Minnesota Timberwolves – Milwaukee Bucks 116-99
Atlanta Hawks – Detroit Pistons 105-98
San Antonio Spurs – Portland Trail Blazers 110-94
Denver Nuggets – Philadelphia 76ers 122-124
Golden State Warriors – Dallas Mavericks 108-99

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