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Basket, Eurolega: Milano crolla in Russia, l’Unics ne fa 100

Jasmin Repesa, foto profilo ufficiale Facebook FIP

Nella fredda Kazan una spenta Olimpia Milano va incontro alla terza sconfitta consecutiva in Eurolega per 100-79, che la allontana pericolosamente dalla zonaplayoff. E giovedì prossimo al Forum arriva la corazzata CSKA.

Il pericolo pubblico numero uno era senza dubbio l’ex di turno Keith Langford, campione d’Italia con la EA7 nel 2014 e miglior realizzatore della massima competizione continentale. Repesa inizialmente sceglie Abass e Dragic in quintetto per marcarlo. Il trio balcanico Radulijca-Macvan-Dragic lancia subito Milano sullo 0-6, lasciando pregustare una serata ricca di soddisfazioni per i suoi tifosi. Ma si tratta del più classico dei fuochi di paglia e l’Unics risponde con un 10-0 sfruttando le disattenzioni in difesa e a rimbalzo di Raduljica e compagni.

Simon e Sanders escono dalla panchina prima del previsto, ma non riescono ad incidere particolarmente in nessuna delle due metà campo. Oltre al devastante Langford, a volte realmente immarcabile, i russi trovano un importante contributo anche dal playmaker Colom, dall’ultimo arrivato Orlando Johnson,dal massiccio Parakhouski, dallo specialista difensivo Panin e persino dal play di riserva Stoll, che insacca il tiro da dieci metri sulla sirena del peggior primo quarto difensivo della EA7, con 35 punti subiti.

McLean prova a suonare la carica con un paio di giocate da tre punti e riporta Milano sotto la doppia cifra di svantaggio; Macvan trova la tripla del -5 nella fase centrale del secondo quarto, ma Milano abbassa nuovamente l’intensità, regalando un canestro facile a Colom e subendo a rimbalzo. Il primo tempo si chiude con una colossale ingenuità di McLean, sino a quel momento il migliore dei suoi, che regala tre tiri liberi a Langford commettendo fallo sul disperato e velleitario tentativo da lontanissimo da parte della stella dell’Unics.

Al rientro dall’intervallo lungo i padroni di casa trovano il massimo vantaggio, sul +17 con la seconda tripla della partita di Panin (62-45). Quando tutto sembrava perduto, però, le percentuali dell’Unics sono crollate, e nelle fila  milanesi è salito in cattedra Ricky Hickman. Dopo un primo tempo da dimenticare nel quale si è segnalato esclusivamente per i tre falli commessi, l’ex Maccabi si è sbloccato con un tiro da tre punti fuori dai giochi, seguito subito da un bel gioco da tre punti, da un 2/2 dalla lunetta e dal canestro sulla sirena della terza frazione e ha riavvicinato i suoi fino al -4 (73-69).

Nel quarto periodo coach Pashutin si affida a Keith Langford, che ha beneficiato di qualche minuti di riposo in più rispetto a quanto avviene normalmente: il mancino texano segna due canestri fantastici in isolamento, calamita tutte le attenzioni dei difensori della EA7 e permette a Kaimakoglou e Panin di bucare la retina dalla lunga distanza con metri di spazio. Ricacciata veementemente indietro, Milano (oggi orfana di capitan Gentile) ha smesso di crederci e la sconfitta ha assunto dimensioni enormi.

Unics Kazan – EA7 Milano 100-79  (35-24; 22-19; 16-22; 27-10)

Kazan: O.Johnson 14, P.Antipov 0, K.Langford 25, P.Stoll 6, A.Parakhouski 16, Q.Colom 9 (10 assist), M.Banic ne, V.Panin 18, K.Kaimakoglou 6, L.Williams 6.

Milano: J.McLean 16, R.Hickman 12, M.Kalnietis 5, M.Raduljica 8, Z.Dragic 10, M.Macvan 7, D.Pascolo ne, A.Cinciarini 0, R.Sanders 10, A.Abass 2, K.Simon 9.

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